IL MANIFESTO CONTRO L’IDOLATRIA (ovvero i principi di Kaan Reed contro una società dell’idolatria)

Mosè ed il Vitello d'oro
L’adorazione del vitello d’oro – Nicola Poussin

Il problema è culturale. Si possono creare movimenti quanti se ne vogliono, ma fino a che non ci si concentrerà sulla creazione di un uomo nuovo, non si andrà da nessuna parte.

Qui non stiamo esercitando un mestiere o una professione, stiamo facendo resistenza. Non consideratevi “vlogger”, “influencer” o “divulgatori”, siete partigiani. Perciò unitevi e non identificatevi con l’ennesimo personaggio da idolatrare: non diffondete l’idolatria, e siete a servizio di principi e valori. Finchè non lo farete non farete bene alle masse.

Questo è il contributo del Literaryport e Kaan Reed per un manifesto per una Italia nuova.

  1. Non essere un idolatra: non seguire nessun’altro che il tuo talento in costante connessione con l’ispirazione data da Dio e con la logica esercitata su i dati di fatto;
  2. Prova ad essere pioniere: non avere paura di percorrere strade anguste e sconosciute, l’innovazione e la verità abitano spesso quegli anfratti;
  3. Credi più nel potere delle idee che nella loro rappresentazione;
  4. Credi che l’insicurezza e il dubbio siano valori non debolezze [1];
  5. Credi nel valore del coraggio e prediligilo alla prudenza;
  6. Abbi a cuore il messaggio più della forma con cui lo si trasmette;
  7. Abbi a cuore di divulgare certi principi più che identificartici;
  8. Coopera;
  9. Spenditi per fare controcultura, non controinformazione: un comportamento diverso, prende forma a partire da una cultura diversa;
  10. Possiedi ed esercita visione: coltiva dei valori di trascendenza oltre che valori di pragmatismo;
  11. Possiedi ed esercita pragmatismo: le idee se non portate sul piano della realtà rimangono senza effetti;
  12. Rispetta tutti i tipi di intelligenza: credi fortemente nel fatto che ognuno è intelligente a modo suo [2];
  13. Studia: apprendi e utilizza con appropriatezza la conoscenza a disposizione ai giorni nostri;
  14. Avvicinati all’innovazione con razionalità, rifuggendo sia una postura di assoluto entusiasmo che un’angoscia irrazionale.
  15. Sii conscio del fatto che gli esperimenti di psicologia e i costrutti scoperti in questi esperimenti, non servono solo a qualche professore per fare carriera o ad aziende multinazionali per lo sfruttamento commerciale, ma sono patrimonio dell’umanità e devono servire all’evoluzione dell’essere umano, perciò devono essere divulgati ale masse per comprendere gli errori fatti in passato e non ripeterli;
  16. Leggi Propaganda di Berneys [3] e comprendi che mentre tu cerchi in certi prodotti e servizi dell’intrattenimento, il potere cerca di raggiungere la tua mente e il tuo prezioso tempo;
  17. Leggi Psicologia delle masse di Gustav LeBon [4] e comprendi come l’individuo rischia di scomparire nell’identità collettiva. Perciò: proteggi l’individualità;
  18. Sii conscio che ibri sconosciuti alle masse, siano i riferimenti su cui l’elite si forma: attenzione a scambiare l’indottrinamento per istruzione.
  19. Sappi cos’è il Comportamentismo [5] e il modellamento classico di Pavlov [6] e operante di Skinner [7] e sappi che c’è chi li utilizza per indirizzare i tuoi comportamenti;
  20. Non credere che un bambino sia una tabula rasa, ma abbi fede nella sua potenzialità unica che deve essere preservata e fatta emergere in maniera naturale e illuminata;
  21. Abbi fede in una intelligenza saggia presente nella natura per cui segui il detto: “si naturam sequemur ducem numquam aberrabimus”; (“Se faremo della natura la nostra guida non arriveremo mai ad aberrazioni”)
  22. Credi ed esercita l’imperativo: “noli foras ire, in te redi, in interiore homines abitat veritas” (“Non rivolgerti all’esterno, rimani in te stesso, nell’intimità dell’uomo dimora la verità”);
  23. Leggi “If” di Rudyard Kipling [8];
  24. Conosci e credi nei principi di Autorealizzazione di Abraham Maslow [9];
  25. Conosci e credi nel percorso di individuazione espresso da C.G. Jung [10];
  26. Riconosci in C.G. Jung e Freud, due archetipi opposti sempre esistenti nel genere umano: l’introverso e l’estroverso;
  27. Conosci Wilhem Reich [11] e attraverso la sua storia comprendi che un conto è il talento, un conto è la fama, un conto è la storia ufficiale, un conto sono i reali contributi di pionieri scomodi alla narrativa del potere che fabbrica storie verosimili per celebrarsi, una volta arrivato al potere ed elimina i contributi degli antagonisti che ha schiacciato;
  28. Abbi fede nel fatto che questo meccanismo possa essere scardinato;
  29. Sappi cos’è il costruttivismo, e comprendi che in una società digitale la realtà non esiste, esiste solo la narrazione [12][13] a patto di non tornare ai dati di fatto, tangibili e reali;
  30. Referenzia e riconosci onestamente i contributi del pensiero altrui nelle tue affermazioni, scritti e idee;
  31. Abbi fede nel potere delle metafore che sono a volte più significative di una spiegazione logica;
  32. Comprendi che c’è stato un tempo in cui innovatori e uomini di spessore popolavano l’Italia;
  33. Non credere che chi non grida non esiste;
  34. Credi che si possa lottare e vincere senza lottare;
  35. Credi nella strategia più che nelle tattiche;
  36. Credi che si possa esistere con qualità senza doverlo necessariamente fare conoscere alle masse;
  37. Non avere timori reverenziali verso nessuno;
  38. Comprendi che la dicitura “il reato non sussiste” vuoldire che l’atto è stato confermato ma la legge è stata cambiata e quindi quell’atto è stato tolto dalla legge come reato;
  39. Ovvero che quando il potente è colto in castagna, cambia le regole del gioco;
  40. Prova riconoscenza;
  41. Ama la tenerezza ed esercitala;
  42. Non seguire i riflettori, ma spingi affinché valori e principi raggiungano le masse;
  43. Pensa che la più grande rivoluzione la si fa esprimendosi genuinamente con i propri genitori, perché da lì parte ogni relazione successiva con il mondo e se si ha paura di dire di no ai genitori, si continuerà a creare intellettualizzazioni astratte per giustificare che si sta vivendo una vita non autentica perché non si è avuto il coraggio di esprimersi per quello che si è di fronte alle aspettative altrui che ci hanno schiacciato. Se non si ha espresso il vero se nella triade familiare non lo si saprà esprimere all’esterno;
  44. Non avere idoli, ma trova spunti in uomini di valore che stimerai ma non servirai;
  45. Comprendi che l’unico maestro è la vita;
  46. Credi in un unico Dio;
  47. Mettiti a servizio della verità, della giustizia e dell’equilibrio;
  48. Sappi fare saltare i tavoli rinunciando a carriera e sicurezza quando richiesto dalla vita per salvaguardare dignità e integrità;
  49. Non avere paura di metterti gli uomini o le donne di potere contro, in nome della verità e dei dati di fatto;
  50. Valorizza l’umorismo e non l’ironia;
  51. Non offendere i valori altrui;
  52. Non ridicolizzare;
  53. Conosci la differenza tra gentilezza e debolezza;
  54. Conosci la differenza tra forza e aggressività;
  55. Conosci la differenza tra opportunità e opportunismo;
  56. Conosci la differenza tra naturalezza e bestialità;
  57. Credi più nella cooperazione che nella competizione;
  58. Credi che dove va uno vadano tutti [14];
  59. Abbi dei principi solidi ma sii sempre aperto ad arricchirli;
  60. Sappi riconoscere il simile nel diverso;
  61. Sappi resistere e difenderti dal prevaricatore;
  62. Comprendi che esistono i prevaricatori e quando li incontri non rinunciare alla tua identità docile, ma difenditi;
  63. Rispetta la minoranza;
  64. Prodigati per difendere il diritto della minoranza a rimanere minoranza;
  65. Converti più che combattere;
  66. Abbi a cuore più la libertà della morte;
  67. Rispetta la natura;
  68. Riconosci le tue contraddizioni;
  69. Abbi delicatezza con le contraddizioni altrui ed esercita dolcezza e comprensione;
  70. Credi nel potere della creatività e della fantasia;
  71. Fai sport (“mens sana in corpore sano”);
  72. Rispetta gli animali;
  73. Attiva l’amore del vero negli altri;
  74. Spegni la televisione;
  75. Rinuncia a guardare i prodotti cinematografici perché modificano il tuo immaginario inconscio per interesse;
  76. Ricerca;
  77. Sappi cos’è una blockchain permissionless;
  78. Comprendi che c’è differenza tra la centralizzazione e la decentralizzazione;
  79. Comprendi che questa società così com’è pensata non va bene: il Bitcoin nel 2009 è stato un colpo al cuore della società pensata dai potenti, ed è stato screditato per scongiurare una vera esplosione del sistema;
  80. Ricordati di Falcone, Borsellino, De Donno, Assange e McAfee e tutti quelli che sono stati perseguitati dal sistema perché hanno esercitato integrità e non si sono piegati al potere;
  81. Comprendi che in paesi come in Italia si è reso le masse inconsapevoli dell’esistenza di una rivoluzione in corso boicottando la diffusione di concetti strategici come la decentralizzazione della finanza, in quanto il controllo su le criptovalute e la burocratizzazione di questo mercato scongiura il collasso dello status quo ormai avviato e inarrestabile;
  82. Comprendi che un sistema economico alternativo era necessario, e che una nuova offerta centralizzata, basata su hitech, Intelligenza Artificiale, graduale ibridazione dell’essere umano con biotecnologie ed estremo controllo delle masse è solo un possibile scenario, coincidente con l’offerta pianificata dall’elite, non necessariamente è la definitiva alternativa con cui sostituiremo il sistema economico tradizionale collassato;
  83. Abbi fede nel fatto che non esiste una tecnologia malvagia, ma esistono uomini immorali e sociopatici che ne fanno un uso contro la dignità umana, argina quegli uomini, non la tecnologia che utilizzano. L’innovazione permette un estremo controllo, ma anche la totale democratizzazione;
  84. Abbi fede nella vita oltre quella sulla terra per cui non temere la morte;
  85. Metti tutti questi principi alla prova dei fatti;
  86. Sii consapevoli che ogni giorno, le occasioni della vita sono il campo in cui mettere alla prova i tuoi principi e valori, e non dare mai nulla per scontato e per definitivamente acquisito.
  87. Ad maiora: battiti per valori alti, non soffermarti a lottare per cose futili ed effimere
  88. Rinuncia a diventare l’ennesimo eroe: “beati i popoli che non hanno bisogno di eroi” [15].

[1] Monologo dell’insicurezza: https://theliteraryport.com/2018/03/09/monologo-dellinsicurezza/

[2] Teoria delle Intelligenze Multiple di Gardner http://www.mariomalizia.it/MARIO/Tirocinio_Formativo_2013/Materiali_Lezioni_TFA/Lezione%20n.%206_con%20allegati/gardner_intelligenze_multiple.pdf

[3] Edward Berneys – Propaganda https://archive.org/details/BernaysPropaganda

[4] Psicologia delle Masse – Gustav Le Bon https://it.wikipedia.org/wiki/Psicologia_delle_masse

[5] Comportamentismo https://it.wikipedia.org/wiki/Comportamentismo

[6] Condizionamento Classico di Pavlov https://it.wikipedia.org/wiki/Riflesso_condizionato

[7] Condizionamento Operante di Sknner https://it.wikipedia.org/wiki/Condizionamento_operante

[8] Rudyard Kipling – IF https://www.poetryfoundation.org/poems/46473/if—

[9] Self-Actualization di Abraham Maslow https://en.wikipedia.org/wiki/Self-actualization

[10] Processo di Individuazione Junghiana https://it.wikipedia.org/wiki/Individuazione

[11] Wilhelm Reich https://en.wikipedia.org/wiki/Wilhelm_Reich

[12] Mistero del Costruttivismo #2: Si scodinzoli ai padroni https://theliteraryport.com/2020/10/31/mistero-del-costruttivismo-2-si-scodinzoli-ai-padroni/

[13] Mistero del Costruttivismo: Ovvero quando i dati non esistono esiste solo la narrazione https://theliteraryport.com/2020/10/23/mistero-del-costruttivismo-ovvero-quando-i-dati-non-esistono-esiste-solo-la-narrazione/

[14] WWG1WGA https://www.urbandictionary.com/define.php?term=WWG1WGA

[15] “Beati i popoli che non hanno bisogno di eroi” Brecht https://scuola.repubblica.it/campania-napoli-lscaivano/2016/02/24/beati-i-popoli-che-non-hanno-bisogno-di-eroi-brecht-sventurata-la-terra-che-non-produce-eroia-sarti-analizza-le-situazioni-rappresentando-le-nelle-societa-odierna-e-produci-un-saggio/

INCONSAPEVOLEZZA E VISIONE

La visione che non hanno i pragmatici ciechi potrebbe salvare le mandrie

Quando si vive senza lungimiranza e consapevolezza, qualsiasi tragedia del giorno dopo, viene preceduta sempre da una notte placida e serena.

Agli occhi di un osservatore altrettanto inconsapevole nulla desterebbe allarme, e dunque non verrebbe mai in mente che ci sia bisogno di un azione salvifica.

Il desiderio di rimanere nella normalità degli uomini d’altra parte, non dovrebbe portarli a non vedere il loro destino.

Non siamo bestie:

ascoltiamo chi ha conservato la visione.

Ad maiora.

KR

IO DICO ADDIO (ovvero “se prendete spunti citate”)

Condivido questo pezzo, tratto da una mail inviata ad un certo sito italiano, utilizzandolo come spunto per una sorta di lettera aperta a tutta una certa realtà italiana e come spunto per trattare di un problema tipico della nostra cultura moderna. Buona lettura.

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“Nell’anno ’99 di nostra vita… io… Francesco Guccini, eterno studente, perché la materia di studio sarebbe infinita e soprattutto so di non sapere niente. io chierico vagante, bandito di strada, io non artista, solo piccolo boccelliere, perché per colpa d’altri o vada come vada, a volte mi vergogno di fare il mio mestiere…. io dico addio” Guccini – Addio

In riferimento alla rassegna stampa di questa mattina [1], a minuto 4’29” ci si riferisce al video sul progetto di Neuralink di Musk, applicato ad un maiale. Avete spontaneamente datato quel video al 2015. 

Vi chiedo: come fa ad essere un video del 2015 se è un progetto divulgato nell’estate 2020? 

Questo errore, spontaneo e sovrappensiero, sembra piccolo piccolo, ma fa comprendere invece a mio parere, ma forse al parere solo di osservatori attenti, una cosa molto più significativa.

Ovvero, apre un varco a quella che è una prassi di lavoro tra i comunicatori di professione e i professionisti del marketing: le idee con cui si cimentano non sono farina del loro sacco, ma sono pescate di qua e di là sulla rete e sacrificate all’altare del “Content Making” [2]. 

Più o meno siamo di fronte al fenomeno che un autore famoso aveva genuinamente testimoniato in una intervista dicendo che molti dei suoi libri per adolescenti, poi diventati film mainstream, li costruiva sulla base degli sfoghi e riflessioni di ragazzi che scrivevano sui loro blog personali disseminati nel web. 

Sono arrivato ad una conclusione: tutta la vostra categoria di controinformazione, comunicatori di professione, a quanto pare, ha come minimo comune multiplo questa postura dello “scopiazzamento-selvaggio-mai-referenziato-se-la-referenza-non-ha-pedigree“.  

Quel video che dite essere del 2015, ma che non può esserlo, e ho già spiegato perché, contiene più o meno le mie considerazioni scritte in Generazione Chip [3], Progresso, ma siamo pronti [4], Il Diritto alla piena umanità [5], che pure vi ho condiviso. 

La mia idea è che avete sposato gli spunti sollecitati da quegli articoli, perché ve li ho condivisi svariati mesi fa, volevate affrontarli, ma emanciparvi dalla fonte poco autorevole da cui li avete appresi per la prima volta: Theliteraryport.

Volevate referenziare in modo più inattaccabile, e allora, per referenziare quegli spunti in modo più forte e spendibile a livello pubblico, avete preso un video del TG1 [6]. Salvo non sapere assolutamente nulla di quegli argomenti. Neppure sapere che Neuralink ha avuto la sua fase di dissemination [7] nel 2020, e che quindi mai e poi mai possa essere retrodatato al 2015.

 Il servizio del TG1 è comunque approssimativo, a loro volta hanno preso un professionista della comunicazione, a cui la redazione – immagino – gli ha attribuito un argomento completamente a lui/lei estraneo e gli/le ha detto “facci un servizio per il notiziario della sera“. 

La mia ipotesi di base è che abbiate datato il video della RAI al 2015 per esigenza, come detto, perché funzionale ad obiettivi di comunicazione: cioè per passare l’idea che sono argomenti diffusi e su cui ci si sta già interrogando ad un livello divulgativo. 

Ma rinnovo la domanda che facevo in principio: come fa ad essere un video del 2015, se questi sviluppi di Neuralink sono stati disseminati in estate 2020?

Dettagli irrilevanti, immagino, alla luce delle esigenze comunicative.

Andando a vedere a quando è datato il video della RAI comunque si trova “inverno 2020” – abbastanza in ritardo tra l’altro rispetto all’originale disseminazione del progetto Neuralink il che indica come i palinsesti e le programmazioni televisive o web, siano comunque in ritardo rispetto alle “domande di ricerca”. Perché le prime seguono regole importanti per aumentare l’audience, le seconde argomenti strategicamente rilevanti che facciano aumentare la competizione alle industrie.

Queste considerazioni agli occhi dei più sfuggono, perché non si hanno i rudimenti base per inserirsi e orientarsi nella materia. I più come voi, fanno solo riferimento all’autorevolezza della fonte e non ai contenuti. Quindi ecco la ricerca sfrenata del testimonial sdoganato alle masse, con un faccione che rassicuri e susciti fiducia, a cui affidare idee pescate altrove.

Non importa se per essere efficaci si debba scarnificare la selvaggia tigre e ricoprire con la sua pelliccia il domestico gatto.

Il problema è che quegli stessi “faccioni” che hanno autorità e credibilità tra le masse, si muovono nel buio in determinati campi di innovazione, dato che a loro volta non hanno le basi né per approfondire né per comprendere. 

Eppure, i faccioni esclamano e le masse applaudono.

Quindi, in ultima istanza, si ha a che fare con ciechi che guidano ciechi nel buio

Questo implica che certi affondi verticali  o spunti non scontati, pescati da alcune discipline (come questo di Neuralink, dalle biotecnologie, o della “dissonanza cognitiva” e dell’acquiescenza al potere, dalla Psicologia Sociale) – non giustificati in bocca ad alcuni individui con un background lontanissimo da quelle discipline, e senza alcuna relazione con quelle materie – vengono affrontati in modo superficiale e senza coglierne la vera potenza e rilevanza; e si appiattiscono a slogan, e vacui rimandi esotici. 

Che mi risulti l’unico “luogo” in cui si è citato il diritto ad essere cento per cento organici e su cui si è fatto riferimento all’impatto del progresso tecnologico sul libero arbitrio è stato su – quello che io consideravo il primo “manifesto” (un “manifestino”) del diritto ad essere uomini 100% organici – sul Literaryport.  

E non mi risulta nessuno che l’abbia fatto in Italia prima del mio spunto di marzo 2020, in quei termini. Anche quel video RAI è postumo. 

Se vi inserite in alcuni argomenti e discipline di cui non padroneggiate le basi, e le cui deduzioni non possono essere farina del vostro sacco, perché prendete solo degli spunti in modo inorganico e li infilate in narrative fragili ma sacrificate al content making del vostro ufficio comunicazione, abbiate almeno la correttezza: 

1. Di citare la fonte da cui avete davvero preso quello spunto, se pur sconosciuta e non sdoganata alle folle; 

2. Di accertarvi di avere studiato meglio i dati portati all’attenzione, perché è necessario che arriviate a farvi le domande davvero rilevanti, se no “è come brandire l’ennesimo bastoncino col fuoco per affascinare le altre scimmie” (mi autocito [8]).

Personalmente, non mi piace questo fagocitare frenetico di tutto ciò che c’è sul web solo per creare contenuti dei vostri show, senza mai citare chi si sforza di produrre intuizioni grezze, ma non banali, sulla base delle sue conoscenze e ricerche, e li restituisce con fatica all’opinione pubblica. Se pur piccolina – diciamo: “opinionina”. 

Facile prendere un semilavorato e portarlo a finitura da chi ha lavorato sul grezzo con fatica: trovare il “blocco” grezzo non è banale, soprattutto quando tutta l’opinione pubblica è concentrata a confrontarsi in altre direzioni. Neppure lavorarlo per “sottrazione” [9], quel grezzo, è banale.

Occorre riconoscere il merito a chi si è mosso in quei campi inesplorati e ha portato la luce di quelle gemme, se pur grezze, che hanno avuto il pregio di “farvi guardare dove non guardavate“.

Continuando la metafora: il processo produttivo della vostra azienda estrapola semilavorati da “aziendine anonime”, ma di qualità, ma la vostra funzione marketing vi ha detto di preferire di agganciare il prodotto finale che ne ricavate, a brand più conosciuti. Per ampliare il bacino potenziale di clienti.

Chi ha orecchie per intendere intenda.   

Indipendentemente dall’efficacia di queste regole della comunicazione e marketing, a quanto pare l’Italia non crescerà mai perché non è popolata da gente corretta. 

Aggiungerò questa vostra realtà alle altre della controinformazione con cui mi sono interfacciato, e con cui ho più o meno vissuto lo stesso spiacevole fenomeno. 

A quanto pare mi sto interfacciando con un’unica categoria apparentemente eterogenea, di chi vuole solo seguire un trend che tira: quello del “contro”. 

Detto questo, è l’ultima volta che vi scrivo o vi aggiorno sulla pubblicazione dei miei pezzi sul Literaryport, dato che non ho mai avuto un feedback neppure per cortesia.

Inoltre, sicuro che continuerete a prendere spunto e fagocitare le intuizioni degli anonimi nessuno ma competenti [10], e che spulcerete nel web alla ricerca frenetica dello spunto per il vostro content making, e che farete programmi dei vostri show con puntate dai grandi numeri, e che attribuirete i concetti copiati a “faccioni che tirano” reputate più vincenti secondo le regole della comunicazione, e che continuerete a non citare mai i veri autori di quelle idee, citando un originale pensatore – a differenza vostra – io dico “Addio” [11]. 

Ma vi ricordo che la posta in gioco è molto di più del senso di autoefficacia personale di qualche personaggio in cerca d’autore (cit.), dell’approvvigionamento dell’ego di comunicatori di professione, che magari si sono visti ignorare dal mainstream e che ora si sono inseriti nel “contro” di minoranza come efficace ripiego, o per rinvigorire l’autostima che sentite crescere ogni volta che vi rendete conto che la vostra fama cresce.

C’è bisogno di Uomini nuovi, corretti, che non siano idolatri, che non abbiano timori reverenziali di fronte nessuno e che si battano con intelligenza critica proteggendo a tutti i costi il nuovo dilemma della nostra epoca:

il diritto di essere uomini 100% organici. 

Di questo si tratta. E forse, i vostri faccioni con pedigree, tra qualche anno capiranno cosa intendo e potrenno poclamarlo come nuovo slogan “che piace”: “cento-per-cento-organici-cento-per-cento-organici-cento-per-cento-organici…bla..bla..bla..son…fico…questa..è nuova…”.

Comunque colgo l’occasione per ringraziarvi, perché mi avete fatto comprendere perché Literaryport e Kaan Reed sono davvero di valore, originali e unici, pionieristici e out-of-the-box-thinker: ci scriverò un pezzo, un manifesto di stile nei prossimi giorni.

Ad maiora,

Kaan Reed.  

“Nell’anno ’99 di nostra vita io, giullare da niente, ma indignato, anchio qui canto con parola sfinita, con un ruggito che diventa belato, ma a te dedico queste parole da poco che sottendono solo un vizio antico, sperando però che tu non le prenda come un gioco…tu ipocrita uditore… mio simile…mio amico “

[1] Verso Matrix 2020 – 100giornidaleoni: https://100giornidaleoni.it/tv/verso-matrix-2022-un-solo-diktat-annullare-lessere-umano/

[2] Content Creation: https://en.wikipedia.org/wiki/Content_creation#:~:text=Content%20creation%20is%20the%20contribution,user%2Faudience%20in%20specific%20contexts.&text=A%20Pew%20survey%20described%20content,contribute%20to%20the%20online%20world.%22

[3] Generazione Chip – Kaan Reed: https://theliteraryport.com/2020/03/19/corona-virus-larrivo-chip-sottocutaneo/

[4] Progresso, ma siamo pronti? – Kaan Reed: https://theliteraryport.com/2020/05/25/progresso-ma-siamo-pronti/

[5] Il Diritto alla piena umanità – Kaan Reed: https://theliteraryport.com/2020/06/02/il-diritto-alla-piena-umanita/

[6] Servizio TG1 su Neuralink: https://www.youtube.com/watch?v=41M0tMcSU2Y 

[7] Dissemination and Exploitation in Horizon 2020 – Why does dissemination matter? (pg. 6) https://ec.europa.eu/research/participants/data/ref/h2020/other/events/2017-03-01/8_result-dissemination-exploitation.pdf

[8] Monologo dell’insicurezza – Kaan Reed: https://theliteraryport.com/2018/03/09/monologo-dellinsicurezza/

[9] Subtractive Manufacturing: https://marketbusinessnews.com/financial-glossary/subtractive-manufacturing/

[10] Anonimi nessuno non si inginocchiano: https://theliteraryport.com/2021/08/04/anonimi-nessuno-non-si-inginocchiano-ovvero-la-favola-di-esopo-2-0/

[11] Addio – Guccini: https://www.youtube.com/watch?v=Tb7yYKq_UnI 

LA FORMULA ERRATA CHE STA CAMBIANDO LE SORTI DEL MONDO (ovvero “La falsa narrativa dell’impatto ambientale”, alias “message to B.G.”)

La formula è sbagliata [1].

Caro B.G. che ne dici di diversificare la variabile P, persone, sulla base della loro impronta ecologica?

Poi ti suggerirei di applicare la legge di Pareto [2] secondo la quale il 20% delle variabili influenza l’80% del risultato, e l’80% delle variabili influenza il 20% del risultato.

Pertanto arriveresti ad affermare che, il 20% della popolazione ha l’80% dell’impatto sull’ecosistema.

Mi chiedo quale categoria della popolazione sia quel 20%?

Diciamo che è la categoria imprenditore, CEO di industrie e altri decisori delle società globali, come te.

Caro, B.G., nella tua vita la tua impronta, attraverso le tue attività è paragonabile a quella di centinaia di migliaia di persone “normali”.

La tua impronta non può essere paragonata all’impronta di un giornalista o un artigiano, per esempio.

Dovresti inserire nella formula un fattore di peso da accoppiare con categorie diverse [3], da avere nella variabile di P un valore composto, attraverso il quale arriverai alla conclusione che non devi ridurre il numero di tutte le persone, ma quello con l’impronta più alta, come te e gli altri tuoi colleghi CEO e compagni d’élite, che probabimente considerano il resto degli umani come bestiame da cancellare dalla faccia della terra.

A causa di questo pregiudizio sei arrivato a una conclusione errata.

Non sarebbe un problema, se ora non spostassi miliardi di persone (con miliardi di capitali corrispondenti) nella direzione che hai previsto tu: il depopolamento di persone normali, non dell’élite energivora ovviamente.

Ascolta, sei un filantropo, vuoi davvero fare bene a Gaia [4]?

Nasconditi, non cercare di proporre le tue “soluzioni” all’umanità.

Ad maiora.

KR

[1] Bill Gates : Reduce World Population With New Vaccines https://theliteraryport.com/wp-content/uploads/2022/09/Bill-Gates-_-Reduce-World-Population-With-New-Vaccines.mp4 (1’52”)

[2] Principio di Pareto https://it.wikipedia.org/wiki/Principio_di_Pareto

[3] La falsa narrativa dell’impatto ambientale https://www.youtube.com/watch?v=w_yPzd0YZxo

[4] Gaia https://it.wikipedia.org/wiki/Gea