Lasciamo perdere tutto quanto è riportato in questo video, guardatevelo bene e poi ricevete questa mia breve e schietta riflessione.
A me pare che se costringi degli stati ad acquistare determinati prodotti, di un determinato settore, in modo cadenzato negli anni, con una formula che si ripete, sei riuscito gradualmente a trasferire la ricchezza delle nazioni verso un determinato settore, che poi finanzierĂ , che ne so, un progetto di stato globale e unificato che ha riserve di capitale equipollenti a quelli che servirebbero ad uno stato globale.
Costruisci prima lo scheletro e poi aggiungi i muscoli, tendini etc. Lo scheletro è il capitale economico.
Qualcuno ha trovato la formula per prosciugare e indebolire le economie di stati sovrani, in modo graduale e cadenzato.
E’ un momento storico in cui occorre unire le forze per rafforzare l’ultimo argine alla libertĂ .
Si tratta di un discorso di valori. Di ultime trincee valoriali che non si possono valicare. Nel mondo in cui vivo e vivrò, i valori piĂą importanti sociali sono il rispetto, la veritĂ , la libertĂ , la sensibilitĂ , la fantasia, la curiositĂ e il dubbio. Non sono gli strumenti per diventare qualcuno, ma per esorcizzare l’adulazione e l’acquiescienza.
Eppure i mass media spingono e inducono ragionamenti diffusi e confusi associando persone credibili a validazioni di linee narrative verosimili ma non avvalorate dai dati. Siamo in piena epoca di costruttivismo, dove la realtĂ non esiste, ma esiste solo la verosimiglianza.
Siamo in un momento di ragionamenti verosimili ma confusi per cui il siero è sì sperimentale ma obbligatorio, la democrazia è fiducia e affidamento acritico alle istituzioni, la scienza è certa, indiscutibile e rivelata da alcuni eletti. [1]
E invece, la democrazia è partecipazione, è confronto, è incontro di argomentazioni, è ascolto di argomentazioni, è mescolanza di punti di vista e contaminazione di più componenti discordanti basata sul rispetto delle minoranze.
La scienza è dibattito, e non chiede di essere seguita per cieca fiducia ma di essere sfidata, migliorata graduamente, pezzo per pezzo. La scienza chiede di ricevere domande per rispondere e fortificarsi, non ubbidienza e fede. E l’atteggiamento critico non è prerogativa delle comunitĂ scientifiche ma deve essere ritrovato nel tessuto sociale in cittadini preparati, curiosi, attenti e tolleranti.
Se pur ci attacchino, con narative approssimative, non dobbiamo rinunciare alla dialettica e al confronto.
L’incontro rimane un’opportunitĂ , e per intercettare questa opportunitĂ dobbiamo abbassare il baricentro, e aderire strettamente ai dati di fatto. Individuare e interiorizzare una narrativa di resistenza per rendere coerente il nostro agire, ma anche per poter confrontarci con chi la pensa diversamente.
In una fase storica in cui le risposte certe sono poche, occorre concentrarsi su le domande, evitando la bagarre su direzioni di confronto sterili e distraenti.
Queste domande ce le dobbiamo avere chiare tutti. E non c’è bisogno che vi sia un referente autorevole che suoni un campanellino per ricordarci che esistono queste cricche nella narrativa di maggioranza. Siamo noi, preparati e attivi a portare questi elementi alla narrativa di resistenza.
Vi consiglio di rifuggire e non creare nuovi personaggi, eroi e idoli e diventare noi individui autentici, di spessore, anonimi, ma preparati.
La fabbrica degli idoli e del culto della personalità è la causa della perdita della nostra identità e della capacità di vigilare su i nostri diritti (cit. Calamandrei).
Lo so, la verità fa male, ma è sempre verità : sperimentare comporta rischi ed è un fatto. Si sta sperimentando sulle masse e si stanno esponendo persone a rischi. Intanto potete inventarvi termini per screditare le posizioni discordanti e proteggere le vostre sicurezze, oppure ascoltare chi non è pagato da nessuno, ha conservato una posizione di obiettività ed esercita (semplicemente) prudenza.
Abbiate dubbi.
Lo stile comunicativo di chi ci governa induce la gente, ad una postura di acquiescienza verso chi gli pone pressione per scegliere di fare qualcosa su cui è dubbioso, e paura verso chi è falsamente dipinto come l’untore.
Un’intera classe politica, dirigente, tutti i media e giornalisti, scientifica ha fatto leva sull’emotivitĂ delle masse e ha portato le persone sotto la spinta della paura a partecipare in massa ad una sperimentazione, che per definizione, porta rischi.
In tutto questo caos, pensare di essere dalla posizione giusta e sentirsi superiori moralmente, non solo potrebbe essere sintomo di ignoranza, o un indizio di non avere fatto sufficienti ricerche, ma è un rischio da cui rifuggire in quanto il Groupthink, sentirsi dalla parte dela ragione escludendo la critica e la dialettica, qualsiasi sia il gruppo a cui si appartenga, porta a gravi derive.
Tra chi prende le decisioni per noi c’è una enormitĂ di gente incapace di esercitare obiettivitĂ . O per conflitti di interesse o per caratteristiche personali [3].
12.Chi sono gli esperti incaricati di influenzare le nostre vite con le loro previsioni?
13.Qualcuno ha fatto un’investigazione per capire se sono privi di conflitti di interessi?
14.Chi sono i politici che stanno con acquiescienza seguendo i sedicenti esperti scientifici?
15. Sono in condizioni di obiettivitĂ ? Anche per loro, qualcuno ha fatto un’investigazione per comprendere se c’è assenza di conflitti di interesse?
Con tutta franchezza questa situazione che stiamo vivendo, in riferimento all’attacco che stanno subendo i non vacc****i, mi ricorda la favola di Esopo, del lupo e dell’agnello.
Anche nel nostro caso la logica, dobbiamo essere consapevoli che è saltata: c’è qualcuno che vuole andare a tutti i costi in una determnata direzione. E che “nulla si possa contro la prepotenza” sembra essere l’amaro insegnamento della favola di Esopo, tuttavia io credo invece che si possa fare qualcosa.
La soluzione è non lasciare nessun “agnello da solo”.
Attivare ed evangelizzare, orde di agnelli, per non rimanere soli di fronte al ruscello.
E per fare questo occorre evitare certi termini che ci mettono nella condizione di perdere qualsiasi apertura e disponibilitĂ al dialogo di persone che potrebbero avere comunque una posizione di indecisione e che quindi potremmo coinvolgere (ad esempio weather engineering, satanismo, ordine mondiale).
Un agnello si dissetava nell’acqua purissima di un ruscello. Sopraggiunse un lupo in caccia: era digiuno e la fame lo aveva attirato in quei luoghi.
Nel vedere la bestiola indifesa gli venne l’acquolina in bocca e decise di trovare un pretesto per attaccare lite, in modo da poterlo mangiare senza che nessuno potesse dire di averlo mangiato senza motivo.
E qui, mi permetterete di ritoccare lievemente la favola di Esopo….
Finale 2.0
Detto questo il lupo provò ad agguantare l’anonimo e solitario agnello,
ma una orda di anonimi piccoli agnellini comparsero dalla foresta
e cacciarono il lupo.
[1] I no vax che non ti aspetti, impossibili da persuadere al vaccino per il Covid https://www.corriere.it/cronache/21_luglio_16/no-vax-covid-vaccino-scienza-a3223a92-e59a-11eb-b02e-abf05f14a13d.shtml