LA RETE DEI PIGLIANC..O #6 – DEMOCRAZIA O FOLLA

Reassuring lies vs Inconvenient truths

“Per saper cos’è l’amore devi aver cantato e pianto Nelle lacrime e nel canto c’è la storia di ogni cuore…”. Ascoltando Carlo Buti… ho una idea, una percezione: c’erano tempi in cui l’individualità produceva cultura… quei tempi mi insegnano che il genio non è di uno solo ma può essere coltivato da tutti. Esistono istanti in cui Dio si manifesta e ci rende grandi e forti , inamovibili dalle leve del potere. Ci sono istanti in cui capisci che un conto è lo spirito, un altro è la razionalità. Un conto è l’individualità un altro è il riconoscimento sociale. un conto è la forza un altro è il potere. Un conto è il talento, un altro è la carriera. Un conto è il genio, un altro è la fama. Un conto è l’Uomo, un altro è il piglianculo.

La rete dei piglianculo

Quando lo prendi in culo, io so solo che è una brutta sensazione. Che non voglio provare. Ma colui che me lo mette nel culo oggi dice di averla presa nel culo a sua volta quando aveva la mia età. E chi la mette nel culo a me oggi, è chi l’ha presa nel culo alla mia età da chi probabilmente alla mia età l’ha presa nel culo. … Perché, si dice, che se la prendi nel culo alla mia età la potrai mettere nel culo quando avrai l’età di chi te la mette nel culo ora. Si forma la rete e così le cose vanno avanti. C’è una massima popolare che mi ha insegnato mio Zio: “se sei martello batti, se sei incudine statti”. Funziona perciò così. Solo che succede tutto in modo più dinamico e protratto nel tempo, nella storia. E’ uno spirito della società che scivola di generazione in generazione. C’è un periodo in cui sei incudine, se ti fai battere con pazienza poi nel tempo potrai avere la possibilità di diventare martello e allora sarai tu a battere. Ma di diventare martello nel tempo, per carriera, per anzianità, nessuno te lo assicura. Potrebbe restarti il dolore di essere stato battuto senza però mai raggiungere il tempo in cui sarai tu a battere. Qui un’altra massima popolare mi aiuta ad esprimere il concetto: “Col culo rotto e senza cerasa”. Ma allora, qui la mia conclusione: perché dovrei battere gli altri? E soprattutto, perché dovrei rischiare la beffa per me inaccettabile, dell’avere il culo rotto e senza cerasa? Dico subito che se anche tu, caro lettore, ti stai facendo questa domanda sarai tra quelli che non sarà mai un leader di questa rete.

Questo sistema dell’incudine e del martello è il paradigma sociale su cui si costruisce tutta la rete dei piglianculo. E chi è nella rete, capo della rete dei piglianculo, fa scouting naturale; per colpo di fulmine inconscio, quasi magico. Quando incontra il suo simile se ne accorge, lo bastona, quasi con affetto , esercita il suo potere contro logica e giustizia e ne prova la fedeltà assoluta. Fedeltà alla posizione di superiorità, mai alla logica o alla dignità. Non è scritto, non è detto, ma è quasi immediato capire chi è adatto ad entrare nella rete, per chi c’è dentro. Chi ha la stoffa del piglianculo, lo capiscono inequivocabilmente. Procedono a metterla in culo in serie, con una doppia funzione, addomesticare ed eleggere. Addomesticare chi non è per natura portato a comprendere la logica che chi è superiore fa e indirizza a suo piacimento, ed eleggere, come dicevo, chi invece per natura è portato a prenderla in culo senza fare tante tragedie. Si fa scouting dei prossimi capi di questa speciale rete. E dipende tutto dalla prima sfiorata. Primo sfoggio di potere, prima reazione. C’è chi accetta ed è in prima linea, il piglianculo capo , chi accetta e va in fila, il piglianculo di massa, e chi sbrocca, da di matto e si scaglia contro il potente: l’Uomo. Ecco quest’ultimo è uno come me, che si troverà sempre a scrivere pressappoco pensieri di questo tipo, Il primo invece farà carriera e rispetterà sempre e soltanto il potere. Riderà probabilmente di scritti di questo tipo. Ed anche tu, che credi di capirmi, probabilmente o prima o poi ti renderai conto di essere un piglianculo. Una parte della rete. Solo se sei giovane capirai veramente questi scritti, se sei adolescente.. ..finché sarai tale, perché poi crescerai e sarai con molta probabilità un piglianculo di massa. Pochi saranno capi, e pochissimi, Uomini.         I piglianculo di massa, saranno da sempre combattuti tra il dolore e lo spirito. Tra il calcio in culo e l’ispirazione. Potrebbe darsi che ci sia un tempo dei piglianculo e uno degli Uomini. Non vorrei scomodare Cristo e Pilato, (se non ti risuona nulla, caro lettore, ti dico Socrate e Meleto), ma è da sempre così: l’Uomo esalta, ispira, il piglianculo, affossa, equilibra. Uno sobilla, l’altro calma. Gli Uomini cercano sempre di creare reti di Uomini, e i piglianculo le reti di piaglianculo. Chi vince da sempre lo decide il caro e puro piglianculo di massa.

Democrazia o Folla. # IL MIO VOTO CONTA

 

I DEEPFAKE

Mai avrei pensato di correggere un articolo [1] scritto nel giro di un paio d’ore. Il motivo è che la ricerca a cui si riferiva il precedente articolo risale al 2016 e sembrerebbe che negli Stati Uniti ci siano già le prime applicazioni e alcuni programmi che combinano sistemi avanzati di rendering video e sintetizzazione vocale sono già usati per creare falsi. (Il ritardo dell’Italia sul resto del mondo è caratteristico). Questi fenomeni si chiamano deepfake e si stanno diffondendo in rete soprattutto per fare satira politica o far dire cose inusuali a personaggi famosi. Attenzione ai deepfake!

[1] https://literaryport.com/2018/05/26/i-mille-volti-del-cambiamento/

I MILLE VOLTI DEL CAMBIAMENTO

Oggi, evado dall’usuale tono letterario di questo blog e pubblico un pezzo più giornalistico. L’obiettivo di questo spazio del web è sempre stata quello di promuovere visioni e informazione non propriamente appartenenti alla campana gaussiana e in questo articolo parlerò di un trend d’avanguardia per l’Italia, ma che in realtà si tratta di attualità nel resto del mondo. L’idea è quella di dare uno strumento in più al popolo del web per trattare con il cambiamento. L’articolo si chiama infatti I mille volti del cambiamento 🙂 

Studiare il fenomeno della cosiddetta trasformazione digitale [1] in tutti i suoi aspetti diventa sempre di più una necessità per comprendere la nuova società globale.

Ad esempio, uno non avrebbe mai e poi mai immaginato all’eventualità che di fronte ad un video con una faccia conosciuta e una voce completamente identica potesse trovarsi comunque di fronte ad un falso. Navigando su Internet in futuro ci si potrebbe imbattere in video di personalità pubbliche che dicono cose, nella migliore delle ipotesi, stravaganti, e che in realtà altro non sono che puppets con fattezze assolutamente reali costruite al computer.

Un programma video basato sull’intelligenza artificiale (AI) è stato sviluppato dai ricercatori dell’Università di Stanford ed è in grado di farlo.

Si tratta di uno strumento, ancora non commerciale, tanto affascinante quanto pericoloso e fa pensare a quanto incredibilmente veloce sia diventato il passo del cambiamento.

Il rischio di trovarsi un domani involontariamente nella posizione di un primitivo che guarda un areo e non comprende, non solo cosa sia, ma neppure come possa mai essere intellettualmente possibile, diventa un rischio concreto!

Qualsiasi saranno gli sviluppi (inimmaginabili) nel prossimo futuro vien da pensare che fare circolare conoscenza ed educare al pensiero critico diventino leve sociale imprescindibili per un paese che vuole stare al passo coi tempi e con i trend internazionali.

[1] https://it.wikipedia.org/wiki/Trasformazione_digitale