SENZAINFAMIASENZALODE

Mi guarda, e piano piano mi mostra il dito medio.

Ci guardiamo negli occhi per un minuto circa filato, finché non le dico: “Perché?” Lei mi risponde: “sfigato”

Io le ripeto: “perché?”

Lei non dice niente,

poi dopo altri 30 secondi che ci fissiamo le dico: “Per me, possiamo stare così tutta la serata..che hai? ti piacciono i miei occhi?”, lei fa spallucce.

I suoi, sono splendidi.

La adoro, mi fissa e mi sfida. Io la adoro. E’ splendida. Mi ha offeso, mi sta sfidando, ma la adoro. E non so neppure il perché mi stia facendo questo. La adoro. La adoro.

Lei lo sa:

sa quello che sono, sa che la voglio e mi mostra il medio.

Lei sa tutto e lo capisce, non so come, ma lo capisce. Io la voglio, e in qualche modo lei lo sa.

E’ con quel senza palle anonimo che ha attaccato lite col mio socio, “è il suo ragazzo?”, eppure non si sono scambiati neppure una carezza per tutta la serata, fatto sta che si accompagna con quel comune senzainfamiasenzalode insulso e pure bruttino.

Ha fatto spallucce e mi continua a fissare, io la guardo e le dico: “Sprechi il tuo tempo con me? guarda il tuo ragazzo, no?”. Mi guarda,

che begli occhi, la adoro. E’ splendida. E’ splendida.

All’improvviso mi viene un idea: mi alzo, mi faccio spazio tra le sedie e raggiungo il suo tavolo.

La guardo e le dico:

“Hai ragione a mandarmi a fanculo, e mi accodo a te: mi mando anch’io a fanculo. E sai perché? Perché appartengo a quel genere di persone che per timidezza non si avvicinano mai a un tavolo di un pub per dire con cortesia e stile a una ragazza come te, che la trovano bellissima, la più bella donna che abbiano mai incontrato.

Io  mi faccio coraggio, e ora, mi sento di chiederti scusa a nome di tutta questa categoria, perché non agiamo e alla fine vi costringiamo ad uscire con uomini vuoti e senza fascino”.

A quelle parole guardai il tizio senzainfamiasenzalode dritto negli occhi, lui accennò una reazione di finto orgoglio, ma si rimise a cuccia non appena vide dietro me Salvo e Gianni spostare di riflesso le sedie, pronti a raggiungerlo.

Conclusi:  

 “E se mi mandi a fanculo, forse è perché tutto questo, tu già lo sai” . 

Pubblicato in Due