A mio padre
Ti ricorderò l’incoscienza
di rincorrere i tuoi sogni
tu infondimi il coraggio
di fermarmi a
costruirli
A mio padre
Ti ricorderò l’incoscienza
di rincorrere i tuoi sogni
tu infondimi il coraggio
di fermarmi a
costruirli
difficile
difendersi dalle banalità,
sopra le nuvole
ci vuole coraggio
afferro
il tuo cuore
con dolcezza
il mio è il tuo
il tuo è il mio
non mi spaventa più
tra tutte le immagini
che confondono
ritrovo la melodia
nella
splendida
danza
La melodia cresce
I rumori sfumano
Fermo un istante prima
la mia imitazione
per non prendere in prestito il dolore
del poeta
Neppure trascino il tuo ricordo
nella pancia del seduttore
che costringe
in una poesia
l’amore
Oltre queste righe
si vola insieme
Abbandono la quiete
per un attimo,
per questo brivido.
Perché questo brivido lo voglio sentire.
Dicevo, sapevo
che l’orizzonte è alto
e appassionarmi ad un amore
non l’avrei fatto più.
Eppure, giaccio
aspettando la tua voce,
e me la voglio godere.
Se mi accendi
il cuore
per ogni volta che danzi la vita.
Chi parte
e torna
con qualcosa da dire
dovrebbe sempre salire sul palco
Ma chi fabbrica artisti
non riconosce che l’arte
è solo nella vita
Per quanto mi riguarda
quando passa
me ne nutro
tra un singhiozzo
e una scoperta
Perché quelli come me
non importa la strada da dove arrivano
si ritrovano sempre insieme
Mentre voi vi spendete
a cercare qualcosa
che quando scorre
non scegliete
Incapaci
di rifiutare chi vi afferra
e di volere
chi volete
veo
que
no me acostumbro
yo sé
le dos calles
morir iluminado de la verdad
o abandonarme a vivir
in eso
destino vacante
escribo poemas para Dios
porque yo soy
suyo bailarin
y mi vida
es su tango
no hay
ninguna respuesta
aficionado
como soy
a la pregunta
in una colazione
a buffet di un economico ostello
dove passano jeff buckley e jarryd james
quando dalla finestra intravedi una leggera pioggia
che sfoca la visione degli armadietti colorati
ti dimentichi di essere canonico,
metodico,
misurato,
politico,
e usi tutto per segnarti una poesia
pensi alla notte spesa tra gli impulsi
puttane maleodoranti
ispirate note di neotango
non te la togli di dosso quella voglia d’avventura
proprio come quel puzzo d’ascelle
di certi locali dove vai a chiudere certe serate
la vita
è di chi ad un passo della vittoria
abbandona
anticipare a capofitto la discesa
l’unico modo di prolungare
la felicità
giaccio
contemplativo
alle volte è il cielo che vuole parlare