
Le poesie,
le scrivo a penna
(su un tovagliolo di carta).
Le storie, su una tastiera.
E se mi chiedi
cosa mi ha insegnato la vita,
ti dico,
la meraviglia.
Ma non la meraviglia
a cui pensi tu.
Quella insistente,
che ti esaspera,
che non cessa di martellare,
eppure,
che rimane meraviglia.
Perchè il resto,
quella meraviglia
statica,
estetica,
che non ti mette mai alla prova.
rimane una cartolina
ma non ti stupirà,
mai.