Lasciamo perdere tutto quanto è riportato in questo video, guardatevelo bene e poi ricevete questa mia breve e schietta riflessione.
A me pare che se costringi degli stati ad acquistare determinati prodotti, di un determinato settore, in modo cadenzato negli anni, con una formula che si ripete, sei riuscito gradualmente a trasferire la ricchezza delle nazioni verso un determinato settore, che poi finanzierà, che ne so, un progetto di stato globale e unificato che ha riserve di capitale equipollenti a quelli che servirebbero ad uno stato globale.
Costruisci prima lo scheletro e poi aggiungi i muscoli, tendini etc. Lo scheletro è il capitale economico.
Qualcuno ha trovato la formula per prosciugare e indebolire le economie di stati sovrani, in modo graduale e cadenzato.
E ora, chiamatemi complottista….perché sono il solo a fare certe considerazioni….
ah l’RSI è la radio televisione svizzera!
Questa per me è una transazione graduale della ricchezza di nazioni sovrane, ovvero un colpo di stato 2.0.
E’ un momento storico in cui occorre unire le forze per rafforzare l’ultimo argine alla libertà.
Si tratta di un discorso di valori. Di ultime trincee valoriali che non si possono valicare. Nel mondo in cui vivo e vivrò, i valori più importanti sociali sono il rispetto, la verità, la libertà, la sensibilità, la fantasia, la curiosità e il dubbio. Non sono gli strumenti per diventare qualcuno, ma per esorcizzare l’adulazione e l’acquiescienza.
Eppure i mass media spingono e inducono ragionamenti diffusi e confusi associando persone credibili a validazioni di linee narrative verosimili ma non avvalorate dai dati. Siamo in piena epoca di costruttivismo, dove la realtà non esiste, ma esiste solo la verosimiglianza.
Siamo in un momento di ragionamenti verosimili ma confusi per cui il siero è sì sperimentale ma obbligatorio, la democrazia è fiducia e affidamento acritico alle istituzioni, la scienza è certa, indiscutibile e rivelata da alcuni eletti. [1]
E invece, la democrazia è partecipazione, è confronto, è incontro di argomentazioni, è ascolto di argomentazioni, è mescolanza di punti di vista e contaminazione di più componenti discordanti basata sul rispetto delle minoranze.
La scienza è dibattito, e non chiede di essere seguita per cieca fiducia ma di essere sfidata, migliorata graduamente, pezzo per pezzo. La scienza chiede di ricevere domande per rispondere e fortificarsi, non ubbidienza e fede. E l’atteggiamento critico non è prerogativa delle comunità scientifiche ma deve essere ritrovato nel tessuto sociale in cittadini preparati, curiosi, attenti e tolleranti.
Se pur ci attacchino, con narative approssimative, non dobbiamo rinunciare alla dialettica e al confronto.
L’incontro rimane un’opportunità, e per intercettare questa opportunità dobbiamo abbassare il baricentro, e aderire strettamente ai dati di fatto. Individuare e interiorizzare una narrativa di resistenza per rendere coerente il nostro agire, ma anche per poter confrontarci con chi la pensa diversamente.
Portiamo all’attenzione domande rilevanti.
Ad esempio, l’obiettivo del sistema paese in uno stato di crisi dev’essere salvare il più possibile vite, e se l’obiettivo era questo, si sarebbe dovuto supportare chi stava avendo successi nel farlo e portava dati empirici di vite salvate o no? Le cure domiciliari hanno guarito migliaia di infetti e i dati empirici sono inconfutabili. Chi ci spiega il perché dell’arresto di questa direzione di sperimentazione? Di chi sono le responsabilità di questa scelta paese?
In una fase storica in cui le risposte certe sono poche, occorre concentrarsi su le domande, evitando la bagarre su direzioni di confronto sterili e distraenti.
1. “E’ vero che i vacc****i protraggono gli agenti virali?” E se sì, perché impedire la circolazione dei “non vacc****i” e fare invece circolare dei “vacc****i” che comunque possono contagiarsi e contagiare?
2. “Perchè a New York a Ottobre 2019 in Event 201 si parlava di imminente (non possibile, ma imminente) pandemia di SarsCov2, e né un nostro ambasciatore italiano in USA, né il ministro degli esteri, né un qualsiasi giornalista inviato RAI, nessuno, ha portato l’informazione in Italia, al governo italiano, attivando un allarme verso un piano di gestione della crisi in tempi utili?
3.Perché a Bergamo non si sono fatte le autopsie? Autopsie in tempi che avrebbero dato tante informazioni e salvato tanti ammalati ed evitato errori che hanno saturato le terapie intensive.
4.Perché si accettano delle terapie geniche innovative sperimentali, ma non le terapie domiciliari altrettanto sperimentali? Perché sperimentare con le terapie geniche va bene, ma con le cure domiciliari no?
5. Perché in Italia è stata fatta sparire la frase “chi si rifiuta” nel paragrafo sulle discriminazioni nel documento del regolamento (UE) 2021/953? Chi l’ha tolto? Perché?
6.Perché per le vittorie agli europei, il giro d’italia, il giro di francia, eurovision, si può fare assembramenti per manifestari per diritti civili no?
7. Perché i medici che somministrano il vaccino ricevono lo scudo civile e penale?
8. Perché persone vacc****e (con due dosi) per entrare in conferenza devono fare i tamponi?
9. Perché, la comunità scientifica è ancora divisa su alcune tematiche non condivise, mentre i politici senza dubbi scelgono di seguire esperti che propongono un filone piuttosto che l’altro, qual’è la ratio?
10. Qual’è la giustificazione con cui si estende lo stato di emergenza fino a dicembre?
11. Perché mentre si fa una legge contro le discriminazioni e i pregiudizi di genere, si spacca il popolo tra chi ha ubbidito fedelmente e chi si è permesso di esercitare il dubbio? Perché discriminare un transessuale è reato, e discriminare un individuo che non vuole fare da cavia invece è accettabile?
Queste domande ce le dobbiamo avere chiare tutti. E non c’è bisogno che vi sia un referente autorevole che suoni un campanellino per ricordarci che esistono queste cricche nella narrativa di maggioranza. Siamo noi, preparati e attivi a portare questi elementi alla narrativa di resistenza.
Vi consiglio di rifuggire e non creare nuovi personaggi, eroi e idoli e diventare noi individui autentici, di spessore, anonimi, ma preparati.
La fabbrica degli idoli e del culto della personalità è la causa della perdita della nostra identità e della capacità di vigilare su i nostri diritti (cit. Calamandrei).
Il potere ha l’interesse a produrre idoli che distraggano affinché non venga speso il tempo a prepararsi e aggiornarsi sul dibattito pubblico.Il potere ha paura degli anonimi preparati e preferisce i qualcuno, specie se impreparati e magari a libro paga.
Ai compagni di viaggio ricordo che “la costituzione non è una macchina che una volta messa in moto, va avanti da se. (..) perché si muova bisogna ogni giorno metterci dentro il combustibile, bisogna metterci dentro lo spirito, l’impegno, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità”. SULLA LIBERTA’ BISOGNA VIGILARE (cit. Calamandrei)
A gli apparenti antagonisti dico invece: “Salvaguardate oggi i nostri diritti, affinché possiate garantire un domani i vostri!”
Unitevi a noi, non è più una faccenda di polarità opposte. La dicotomia è solo apparente, la questione è di dignità umana. Aiutateci ad allestire le trincee in salvaguardia di questa dignità perché serviranno anche a voi in futuro.
Lo so, la verità fa male, ma è sempre verità: sperimentare comporta rischi ed è un fatto. Si sta sperimentando sulle masse e si stanno esponendo persone a rischi. Intanto potete inventarvi termini per screditare le posizioni discordanti e proteggere le vostre sicurezze, oppure ascoltare chi non è pagato da nessuno, ha conservato una posizione di obiettività ed esercita (semplicemente) prudenza.
Abbiate dubbi.
Lo stile comunicativo di chi ci governa induce la gente, ad una postura di acquiescienza verso chi gli pone pressione per scegliere di fare qualcosa su cui è dubbioso, e paura verso chi è falsamente dipinto come l’untore.
Nella comunicazione dei governanti ci sono tecniche becere di propaganda e persuasione, nei comportamenti assurde contraddizioni. Un medico che salva i concittadini, sul campo di battaglia, con terapie domiciliari è trattato come un criminale e rischia di essere radiato. I potenti si abbracciano e fanno convivialità, mentre i ristoratori li hanno messi in ginocchio per più di un anno perché fare convivialità narravano fosse uno dei più pericolosi veicoli di contagio. Per loro no a quanto pare. Il mondo è alla rovescia. E lo è perché la maggioranza è distratta e non si posiziona.
Un’intera classe politica, dirigente, tutti i media e giornalisti, scientifica ha fatto leva sull’emotività delle masse e ha portato le persone sotto la spinta della paura a partecipare in massa ad una sperimentazione, che per definizione, porta rischi.
In tutto questo caos, pensare di essere dalla posizione giusta e sentirsi superiori moralmente, non solo potrebbe essere sintomo di ignoranza, o un indizio di non avere fatto sufficienti ricerche, ma è un rischio da cui rifuggire in quanto il Groupthink, sentirsi dalla parte dela ragione escludendo la critica e la dialettica, qualsiasi sia il gruppo a cui si appartenga, porta a gravi derive.
Tra chi prende le decisioni per noi c’è una enormità di gente incapace di esercitare obiettività. O per conflitti di interesse o per caratteristiche personali [3].
12.Chi sono gli esperti incaricati di influenzare le nostre vite con le loro previsioni?
13.Qualcuno ha fatto un’investigazione per capire se sono privi di conflitti di interessi?
14.Chi sono i politici che stanno con acquiescienza seguendo i sedicenti esperti scientifici?
15. Sono in condizioni di obiettività? Anche per loro, qualcuno ha fatto un’investigazione per comprendere se c’è assenza di conflitti di interesse?
Con tutta franchezza questa situazione che stiamo vivendo, in riferimento all’attacco che stanno subendo i non vacc****i, mi ricorda la favola di Esopo, del lupo e dell’agnello.
Un lupo che beveva l’acqua ad un ruscello diceva all’agnello “mi stai sporcando l’acqua ti devo divorare”, al ché l’agnello rispondeva che si trovava a valle rispetto al lupo, per cui il lupo rispondeva “allora i tuoi genitori mi hanno sporcato l’acqua”, e lo divorava.
Anche nel nostro caso la logica, dobbiamo essere consapevoli che è saltata: c’è qualcuno che vuole andare a tutti i costi in una determnata direzione. E che “nulla si possa contro la prepotenza” sembra essere l’amaro insegnamento della favola di Esopo, tuttavia io credo invece che si possa fare qualcosa.
La soluzione è non lasciare nessun “agnello da solo”.
Occorre diventare tanti nessuno preparati che fanno queste domande quotidianamente e instillano il dubbio nel pensiero delle persone della propria rete. Questo è il nostro compito. Imparare bene le contraddizioni della narrazione di chi ci attacca e porre le giuste domande a chi ci avvicina, ai lupi e alle altre pecore, affinché si schierino con noi e capiscano che oggi siamo noi, domani toccherà a loro e quindi occorrerà agire risoluti contro la prepotenza.
Attivare ed evangelizzare, orde di agnelli, per non rimanere soli di fronte al ruscello.
E per fare questo occorre evitare certi termini che ci mettono nella condizione di perdere qualsiasi apertura e disponibilità al dialogo di persone che potrebbero avere comunque una posizione di indecisione e che quindi potremmo coinvolgere (ad esempio weather engineering, satanismo, ordine mondiale).
Portare l’attenzione su i dati di fatto.
Evitiamo di subire questa inerzia che si sta palesando verso una polarizzazione della società. Non rinunciamo a mischiarci con le posizioni discordanti perché la diversità rimane ricchezza. Se falliamo nel mantenere la mescolanza falliamo nel manentenere la democrazia.
Il lupo e l’agnello
Un agnello si dissetava nell’acqua purissima di un ruscello. Sopraggiunse un lupo in caccia: era digiuno e la fame lo aveva attirato in quei luoghi.
Nel vedere la bestiola indifesa gli venne l’acquolina in bocca e decise di trovare un pretesto per attaccare lite, in modo da poterlo mangiare senza che nessuno potesse dire di averlo mangiato senza motivo.
– Hei tu, perché intorpidisci l’acqua che bevo? – disse il lupo.
– Come posso intorpidirla, se l’acqua scorre da te verso me?! – rispose l’agnello.
– La sporchi – insisté il lupo crudele – E poi so che l’anno scorso hai detto male di me!
– Io?! Ma se non ero ancora nato – rispose l’agnello.
– Se non sei stato tu, è stato tuo fratello!
– Non ho fratelli!
Il lupo spazientito ed affamato non lo fece neanche terminare, si avvento su di lui dicendo:
– Allora qualcuno dei tuoi; perché voi, i vostri pastori e i vostri cani ce l’avete con me. Devo vendicarmi!
E qui, mi permetterete di ritoccare lievemente la favola di Esopo….
Finale 2.0
Detto questo il lupo provò ad agguantare l’anonimo e solitario agnello,
ma una orda di anonimi piccoli agnellini comparsero dalla foresta
e cacciarono il lupo.
[1] I no vax che non ti aspetti, impossibili da persuadere al vaccino per il Covid https://www.corriere.it/cronache/21_luglio_16/no-vax-covid-vaccino-scienza-a3223a92-e59a-11eb-b02e-abf05f14a13d.shtml