L’OPPORTUNITA’ E’ UN’ISOLA CHE SI RAGGIUNGE VARCANDO IL MARE DELL’IGNORANZA

Mi imbatto su F.B. in commenti tipo questo sulla pericolosità dell’adozione di criptovaluta, che considero basate su una fragile base culturale e una completa assenza di consapevolezza della questione principale connessa alla proposta portata dal Bitcoin nel 2009. Pubblico alcune considerazioni che mi hanno ispirato alcuni di questi commenti e qui sotto copio e incollo un esempio di queste posizioni, non solo confuse, ma molto pericolose. Perché se c’è un’attacco dirtto per dritto all’estabilishment, efficace e di grande portata è quello portato dal Bitcoin nel 2009, svistato completamente, per ignoranza e impreparazione degli influencer – persino politici – italiani.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "leri, con un click, hanno spento FB. Domani, con un click, potranno spegnere il tuo conto e, non non essendoci più denaro cantante, non potrai neanche chiedere l'elemosina. NON ACCETTATE MONETA ELETTRONICA: SARÀ LA FINE DI OGNI LIBERTA'."

Nel 2009, un vero colpo verso l’estabilishment è stato scagliato dal concetto di sistema di pagamento peer to peer (da utenza ad utenza) proposto per la prima volta con la blockchain permissionless (senza alcun permesso alla transazione) di Bitcoin.

Bitcoin ha spianato la strada ad una serie di altre criptovalute che sono nate negli anni successivi, e tra cui, alcune proposte hanno finito per confondere le persone, poco attente al dettaglio, che arrivano a scrivere messaggi come “attenzione alle criptomonete”, “è un inganno dei potenti” etc..

Alcune criptovalute non portano alcun contenuto di novità perché sono in realtà valuta centralizzata e controllata come le valute correnti nazionali (le cosiddette fiat currencies). Ma arrivare a confondere queste con il Bitcoin è un errore imperdonabile e un regalo a quel potere che si dice di voler scardinare. Anzi, dirò di più, certi concetti come “Non accettate moneta elettronica, sarà la fine di ogni libertà” sono miscredenze del tutto funzionali all’establishment che ha davvero rischiato di perdere ogni potere qualora cittadini informati avessero nel 2009 in massa e in modo tempestivo, abbracciato la rivoluzione portata dal Bitcoin che è moneta di libertà!

Dire che l’alternativa è il contante e spingere a rifiutare la moneta elettronica tout court è davvero da persone sprovvedute e completamente scollegate, volenti o nolenti, dalle possibilità portate da certe tecnologie che non sono Satana (finitela di impaurire le masse, o se lo fate, lo fate di proposito per mantenerle prive di libertà).

Alcuni addirittura paralizzano la psicologia degli umili dicendo che le criptovalute sono “la fine di ogni libertà”. Dire una fesseria del genere significa davvero non avere colto il cuore della questione che si solleva con le criptovalute e la blockchain permissionless.

C’è una grossa differenza tra i sistemi di pagamento permissionless (senza alcun permesso sulle transazioni), decentralizzati (ad esempio come il Bitcoin ed Ethereum) e i sistemi centralizzati (esempio Libra, la chimerica moneta, ancora in work in progress, di Facebook).

La differenza sta nei dettagli, ma è enorme.

La prima consente transazioni utente-utente (peer to peer), senza validazone di terze parti (come ad esempio avviene tra le banche per le monete correnti), le seconde, invece, portano il potere nelle mani di pochi.

La rivoluzione è in atto, ed è iniziata nel 2009. Se è stata disattesa, lo è stata per colpa proprio di queste persone, che ora propongono l’esigenza di opporsi all’estabilishment, per loro imperdonabile ignoranza o per ego: perché ognuno vuole sempre portare una sua soluzione originale con cui identificarsi, senza avere l’umiltà invece di entrare a supporto di spinte concrete già avviate e molto più efficaci delle loro proposte.

Studiare il Bitcoin e le blockchain permissionless significa aprire un mondo di opportunità. Abbracciare e promuovere, invece, narrative come quella del post f.b. qui sopra, significa fare disinformazione e spingere i nostri concittadini nell’ignoranza.

Evangelizzate l’attuale rivoluzione portata dalle criptovalute a favore della democratizzazione dell’economia e della finanza. Tutto il resto è sterile lamentela che può avere una valenza catartica, ma si conclude lì, perché non ha davvero la portata di cambiare le cose.

Per cambiare il sistema, si deve passare dalla costruzione di una nuova cultura e di una nuova economia-finanza.

La chiave per la trasformazione di entrambe è la decentralizzazione, che vuol dire democratizzazione.

Il futuro è la lotta tra centralizzazione vs. decentralizzazione, ovvero controllo vs. democrazia.

Chi pone la questione nei termini tecnologia contro non tecnologia è fuori strada, e oserei dire dissennato.

Attenzione che l’opportunità è un’isola che si raggiunge solo solcando il mare dell’ignoranza (copyright Kaan Reed – The Literary Port, 2021).

Ad maiora.