CORONA VIRUS, CUI PRODEST?

“Create the problem and offer the solution”[1] cioè creare il problema per poi offrire la soluzione, è una teoria che si sente usare in giro spesso per spiegare il verificarsi di alcune azioni non facilmente accettabili se non come, appunto, soluzione di un determinato problema, improvviso ed impellente.

Non voglio tuttavia soffermarmi su questo aspetto, né voglio usare questa prospettiva per analizzare quanto sta succedendo con il Corona Virus nel mondo in questi giorni. Vorrei però, ricordare dei dati di fatto che la narrazione inerziale e condivisa mainstream, difficilmente rotta né arricchita da altri punti di vista, sta volutamente evitando per garantire consistenza ad una narrazione dei fatti verosimile, ma non necessariamente veritiera.

Tralasciando il fatto che Whuan fosse una città che ospitava un grosso centro di virologia [2] in cui si conducevano studi immunologici riguardanti HIV, HCV etc.[3], tralasciando anche il fatto che qualche mese prima dell’esplosione del contagio di corona virus, in un’altra città – New York – si fosse condotto l’Event 201, una simulazione di gestione di ipotetica pandemia proprio di Corona Virus [4] …. Tralasciando questi dati di fatto dicevo – che comunque rimangono dati di fatto e che quindi, quanto meno, dovrebbero essere portati al centro di una narrazione oggettiva nazionale che voglia mantenere la cultura popolare il più vicina al vero delle cose e non farcita – per l’ennesima volta – da “bugie di stato” – vorrei in questo articolo invece soffermarmi solo su due dati di fatto in particolare.

Nel 2014 Beatrice Lorenzin, in virtù di ministro della salute, prende accordi con gli USA per fare diventare l’Italia capofila di una sperimentazione su i vaccini che sarebbe dovuta durare 5 anni [5]. Inoltre, se uno considera che l’Italia nella diffusione del Corona Virus in pochi giorni è diventato primo paese in Europa come numero di contagiati e se contemporaneamente si ricordasse della vocazione ai vaccini che questo paese ha avuto in passato, potrebbe avere la tentazione di provare a mettere insieme una qualche narrazione che unisca logicamente i due dati.

Io non lo faccio, e non mi interessa abbozzare fiochi scenari ipotetici sulla base di dati poco divulgati e poco discussi, tuttavia mi fa specie che tali dati di fatto vengano completamente ignorati e non riportati all’attenzione della popolazione o, se laddove portate al dibattito pubblico, congedate superficialmente come una delle tante inezie da complottisti [6].

Che un privato cittadino non sapesse dell’Event 201 [4], finanziato dalla Bill Gates Foundation, passi, ma che fonti giornalistiche nemmeno lo citino all’interno della narrazione condivisa non fa bene alla ricerca di una verità storica.

Considerato l’effetto devastante sull’economia, di una difficilmente arrestabile ipotetica epidemia, e che indicatori economici già da svariati mesi indicavano una crisi economica globale avviata – principalmente a partire proprio da Cina e Usa – si potrebbe ipotizzare che una pandemia accompagnerebbe con una giustificazione estrinseca un evento inevitabile (la crisi economica globale) ed intrinsecamente causato – dalla struttura stessa economica ormai al capolinea e da riprogettare.

Nuove tecnologie digitali, nuovo sistema finanziario, nuovi vaccini infatti… saranno messi in uso in uno scenario di gestione della crisi globale, e una riprogettazione del sistema sociale globale, che dia totale spazio alla trasformazione digitale sarà effettivamente resa possibile. Che questo sia uno scenario per cui qualcuno si stava preparando e altri no è un dato.

Lungi da me suggerire che i first movers in determinati mercati emergenti debbano essere quelli che fanno in tutti i modi di favorirne la diffusione, tuttavia quando uno pensa che l’istituto di virologia di Wuhan, città da cui parte la pandemia di Corona Virus, aveva da tempo legami con la fondazione Melinda e Bill Gates [7], e che questa è la stessa fondazione che ad ottobre organizzava un evento ad invito coinvolgendo gli stakeholders più potenti e preparati sul tema epidemia e vaccini, per individuare delle azioni di risposta ad una pandemia di corona virus – che reputavano non ipotetico, ma imminente – qualche domanda la dovrebbe sollevare.

Lasciamo perdere la voglia di unire questi puntini complottisti, lasciamo perdere i dati di fatto anzidetti, tuttavia, chiediamoci soltanto: tutto questo “cui prodest?” [8]

[1] The Coronavirus – David Icke https://www.youtube.com/watch?v=71bMLC7fUNw

[2] China ‘appoints its top military bio-warfare expert to take over secretive virus lab in Wuhan’, sparking conspiracy theories that coronavirus outbreak is linked to Beijing’s army https://www.dailymail.co.uk/news/article-8003713/China-appoints-military-bio-weapon-expert-secretive-virus-lab-Wuhan.html

[3] WUHAN INSTITUTE OF VIROLOGY, CAS – Brief Introduction http://english.whiov.cas.cn/Research2016/Brief_Introduction2017/

[4] About the Event 201 exercise http://www.centerforhealthsecurity.org/event201/about

[5] L’Italia capofila per le strategie vaccinali a livello mondiale https://www.aifa.gov.it/-/l-italia-capofila-per-le-strategie-vaccinali-a-livello-mondiale

[6] USA CINA: GUERRA BATTERIOLOGICA O COMPLOTTISMO? Diego Fusaro, Gabriele Vietti https://www.byoblu.com/2020/02/20/usa-cina-guerra-batteriologica-o-complottismo-diego-fusaro-gabriele-vietti/

[7] Experts of public health from 10 African countries visited WIV, CAS http://english.whiov.cas.cn/Exchange2016/Foreign_Visits/201811/t20181121_201447.html

[8] CORONAVIRUS: LA VERITA’… Marcello Pamio – www.disinformazione.it https://www.youtube.com/watch?v=Zqi7Bzy-E20

2 pensieri su “CORONA VIRUS, CUI PRODEST?

  1. Questi virus girano semiclandestinamente soprattutto per il business dei vaccini per la zootecnia. Allevamenti iperintensivi. centinaia di migliaia di capi. Per questo vengono ingegnerizzati i virus. C’e’ un traffico poco controllato di materiale letale, vengono ingegnerizzati vaccini senza troppi test e misure di sicurezza e dati in pasto ad allevatori disperati pur di salvare l’allevamento. Un business enorme. ENORME.

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