Sei mai stato

(a mio padre)

Sei mai stato

in quel posto della vita

in cui un brutto sguardo

ti puo’ spezzare?

Sei mai stato

convinto di stringere qualcosa in mano

e camminare sopra il vuoto?

Se nessuno ti segue

non ti stupire,

e se la maggior parte della gente ti grida di scendere

non li puoi biasimare.

In quel momento

si crea un eroe

o forse semplicemente un Uomo,

ma certamente,

amicizie eterne.

PUBBLICAZIONE “PIRATI DI CERA”, EDIZIONE ALBATROS IL FILO (2023)

Dopo un decennio ormai dalla sua originaria scrittura, a compimento di un ciclo, ho deciso di fare pubblicare il libro Pirati di Cera, raccolta di racconti scritti nel 2010. A pubblicarlo è la casa editrice Albatros il Filo.

Lo potete acquistare qui:

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Muto d’amore

Questa è una poesia scritta nel 2008 [1]

Sono sempre io, sotto la cenere dei miei errori. Sale una compassionevole malinconia per la facilità di disconoscere il simile. 28.03.2023

L’orizzonte buio,

lascia spazio a un’ improvvisa luce.

Sei amore,

lo so nel cuore.

Leggo nei tuoi occhi la dolcezza,

e della felicità ricordo la promessa.

Ma confuso in dubbi e incertezze

rischio il vero del messaggio.

Amore vorrei tacere,

per non perderti.

“E’ nel mio cuore il calore che non ti fa soffrire”

ma non ho le parole, per fartelo capire .

[1] https://theliteraryport.com/2008/11/03/poesia/

LE DONNE NELLA PINACOTECA (scritto nel 29.12.2009, inserito originariamente in raccolta di racconti “Due”)

Una donna imbocca il corridoio con alla sua sinistra i quadri appesi. Uno di fianco all’altro. Cammina, vede il primo, passa avanti. Vede il secondo, passa avanti. Il terzo, il quarto…fino ad arrivare al quinto….

Si ferma, le interessa, ne è attratta dai colori, dalle tonalità di rosso, dal soggetto rappresentato. Tira fuori il bloknotes che ha nella borsa, si appunta due o tre pensieri che le vengono di getto. Riflessioni che poi a casa, in tranquillità, approfondirà e svilupperà.

E con cui crescerà.

Con cui senz’altro crescerà.

Sta di fronte incantata a quel quadro minuto dopo minuto, il tempo passa e non se ne accorge. Sta di fronte a quel quadro quanto le serve. Poi sazia, passerà oltre, continuando la sua visita.

Vedrà il sesto quadro, e passerà oltre, vedrà il settimo, e passerà oltre, l’ottavo, il nono, fino al decimo. Questo l’attrarrà, di nuovo. E nuovamente ci sarà qualcosa che vedrà in quel quadro che la farà fermare, le farà togliere dalla borsa il suo blocknotes e di nuovo fisserà idee, riflessioni. Per poi riprenderle, approfondirle, e crescere. Starà di fronte a quel quadro, ancora una volta, minuto dopo minuto,..il tempo necessario. Fino a che non sarà di nuovo sazia. E passerà nuovamente oltre, di nuovo libera, di nuovo pronta ad affascinarsi, ad interessarsi ad un altro quadro.

Ecco, è così che vedo il rapporto tra le donne e gli uomini.

La donna è sostanzialmente libera di scegliere uno o l’altro uomo ai suoi occhi interessante. L’uomo se ne sta lì, fermo, come quei quadri appesi, con le loro tonalità di rosso, i suoi soggetti rappresentati,..ad aspettare che una donna arrivi e ne sia attratta.

Che una donna arrivi e si fermi di fronte a lui, perché in lui, da lui percepisce qualcosa, che lei sa leggere. Ecco, l’uomo è come quel quadro che porta in se una bellezza, un messaggio, ma che è incompiuto se non ha una donna che la sappia percepire, che lo sappia ricevere.

E d’altra parte, se la donna non legge, non percepisce che è lì quello che le interessa, se le sfugge,..passerà oltre.

E forse, soffriranno in due.

Lì (04/09/2018, Milano)

Fate silenzio,

non gridate.

Le meraviglie della vita vogliono parlare

e non raccontate i vostri segni,

siate discreti.

Non svendete i racconti

delle meraviglie.

Ricevete,

guardate con gli occhi entusiasti

chi vi cerca conferme,

ma non gliele raccontate.

Non svendete i segni

dell’universo.

Il linguaggio è potente,

palpabile,

magico e presente.

Ma è unico.

Tuo.

Lì,

si parla

da soli.

In punta di piedi (poesia, 26.09.2014, Milano)

Certi giorni

mi mancano i prati sconfinati

dove smog non ce n’è

E quando mi manca correre libero,

senza paura degli specchi

là dove c’è sempre una canzone

Esco,

esco in punta di piedi

La porta, la socchiudo

e ritorno ai miei viaggi

Dove la gente è interessante,

rilassata

e ti porge sempre

il proprio lato migliore.

L’IMPORTANZA DEL RAGIONAMENTO E NON DEL RAGIONATORE (ovvero LA RESPONSABILITA’ DI CHI FALLISCE IL “TIMING”)

La battaglia continua – Visione TV 28.09.2022

Prendo spunto da un commento che ho fatto a questo video e che ho visto cancellare dopo poco, in vero attegiamento oscurantista. Ne faccio un pezzo, un pò sperimentale, su una tematica di estrema importanza e che mi sta a cuore da tempo:

l’importanza del ragionamento più del ragionatore, ovvero la responsabilità di chi fallisce il “timing”.

“Caro Dottore,

I compagni contro-informatori con cui sta parlando, fanno esattamente la stessa cosa: è da un anno e mezzo che Kaan Reed cerca di portare importanti distinguo nell’ambito della “contro cultura” tra CBDC e Bitcoin [1], ma loro stanno allontanando le masse dalla corretta interpretazione di una tecnologia democratizzante come la criptovaluta basata su blockchain permissionless (si legga Bitcoin) facendola coincidere pericolosamente con le criptovalute centralizzate (si legga CBDC: Central Bank Digital Currency).

Inoltre , è da anni che Kaan Reed parla di impatto della cosiddetta Digital Transformation sulla società e alza “warning” sulle possibili derive sociali ed economiche [2] [3] [4].

In ritardo su questo argomento, i contro-informatori italiani, hanno ad ogni modo monopolizzato la comunicazione sul tema e hanno pericolosamente fatto coincidere interamente la Digital Transformation con il Transumanesimo (ovvero con appunto una deriva della Digital Transformation). Hanno eseguito questa operazione a causa di mancanza di fondamentali culturali per comprendere il ragionamento che ne spiegava le differenze [5] [3] [6].

Facciamo una scommessa Dottore: questi distinguo li faranno però non appena questi stessi “controinformatori” avranno trovato qualche professore con qualche laurea a cui attribuiscono credibilità perché sono validati dal loro “pedigree” accademico o professionale e lo proporranno al loro audience, comunque in ritardo rispetto ai tempi in cui ne parlava Kaan Reed nel literaryport.

La rete dei piglianculo ([7] cit. “La Rete dei Piglianculo” di Kaan Reed, 2013, theliteraryport) si potrebbe chiamare anche la rete dei ruoli, delle carriere, delle identità professionali, che ironia della sorte ha elargito lo stesso sistema, di cui ora questi indicano le squalificanti falle.

Pertanto Dottore, inviti i suoi interlocutori ad andare oltre i ruoli, oltre le referenze dei ragionatori e ad iniziare a puntare l’attenzione sul ragionamento.

Avete parlato di preparazione pre-politica, propedeutica per comprendere il discorso democratico, allo stesso modo se chi apre le porte alla diffusione comunicativa di certi ragionamenti, li salta a piè pari, perché non li ha compresi o li ignora o li distorce (e.g. criptovalute “tutte male”) porta tutti ad arrivare in ritardo e li allontana da comprensioni utili in tempi utili.

Faccia una cortesia Dottore, sensibilizzi i suoi compagni di viaggio sull’importanza della diffusione della corretta informazione a prescindere dal comunicatore – che sia esso spendibile dal punto di vista del marketing o meno – che la porta.

Finchè i suoi compagni di viaggio dei media (della “contro-informazione”) punteranno sulla visibilità da dare a persone che possano risultare attendibili e competenti in termini di comunicazione di massa e non puntano sulla verità dei ragionamenti, la comunità sarà sempre in ritardo e questo sarà anche responsabilità dei “(contro) informatori”.

E se voi e loro non sarete mai pronti di fronte alle sfide di questa epoca come in queste elezioni non siete stati pronti a presentarvi, in tempo utile, un unico partito del dissenso – de facto al di la di ogni intellettualizzazione avete sbagliato timing* – il problema è da attribuirsi a questo meccanismo che continua a promuovere una rete di spendibili faccioni col pedigree ma senza visione e lungimiranza sui temi strategici.

* (ragionamento logico a margine: HP1. se considerate ora possibile costituire un partito politico unitario, deve essere per il fatto per cui HP2. considerate eistente un processo e un modo entro e con cui ottenere come output l’unione del fronte del dissenso – pertanto considerate esistente un corrispondente lasso temporale, necessario e sufficiente, per raggiungere l’obiettivo dell’unione, ergo, per definizione di lasso temporale, non potendo agire sulla fine né sulla durata di questo, avete sbagliato TH1. il modo e TH2. e i tempi, ovvero la previsione del periodo di avvio di tale processo necessario per costruire quel fornte).

La responsabilità non è solo di chi non parla della verità ma anche di chi fallisce il giusto “timing” nel vederla.

Ad maiora,

Kaan Reed

[1] L’opportunità è un’isola che si raggiunge varcando il mare dell’ignoranza – Kaan Reed 7 Ottobre 2021 https://theliteraryport.com/2021/11/19/lopportunita-e-unisola-che-si-raggiunge-varcando-il-mare-dellignoranza-2a-edizione/

[2] Generazione Chip – Kaan Reed 19 Marzo 2020 https://theliteraryport.com/2020/03/19/corona-virus-larrivo-chip-sottocutaneo/

[3] Progresso, ma siamo pronti – Kaan Reed 27 Marzo 2020 https://theliteraryport.com/2022/03/27/progresso-ma-siamo-pronti-ii-edizione/

[4] Il Diritto alla piena umanità – Kaan Reed 02 Giugno 2020 https://theliteraryport.com/2020/06/02/il-diritto-alla-piena-umanita/

[5] Tutti al cospetto di his majesty the baby (Ovvero Trasformazione Digitale, tutto bello ma perché?) – Kaan Reed 06 Giugno 2022 https://theliteraryport.com/2022/06/06/tutti-al-cospetto-di-his-majesty-the-baby-ovvero-trasformazione-digitale-tutto-bello-ma-perche-ii-edizione/

[6] Il metaverso, l’industria e la multidisciplinarietà (ovvero le lucide ragioni del complotto) – Kaan Reed 25 Ottobre 2021 https://theliteraryport.com/2021/10/25/il-metaverso-lindustria-e-la-multidisciplinarieta-ovvero-le-lucide-ragioni-del-complotto/

[7] La rete dei piglianculo – Kaan Reed 31 Maggio 2013 theliteraryport.com/2013/05/31/la-rete-dei-piglianculo/

IL PROTAGONISMO PIU’ NOCIVO E’ SEMPRE QUELLO DEGLI ALTRI

Manuel Mangili – “Adesso basta protagonismi”

Vi siete accorti in questi giorni di come tanti politici provenienti dalla “nicchia di mercato” della controinformazione abbiano usato il termine protagonismo per spiegare il perché del fatto che non si sia riusciti a creare un gruppo del dissenso unificato? La cosa buffa è che ognuno si appellava a questo termine, spiegando quanto fosse stato nocivo il protagonismo della controparte.

Del resto, IL PROTAGONISMO PIU’ NOCIVO E’ SEMPRE QUELLO DEGLI ALTRI.

Tuttavia il problema guardando a come certi personaggi antisistema sono emersi in auge in questi ultimi due anni, è curioso con quale rabbia agonistica e spinta arrivistica l’abbiano fatto, ignorando artisti, pensatori, intellettuali indipendenti che da decenni, non dall’inizio della “pandopropaganda”, ma bensì da prima, lottavano e lottano per fare controcultura e portare l’attenzione su aspetti di verità oggettiva ignorate dalle masse.

L’esistenza di questi intellettuali ancora più di nicchia degli intellettuali di nicchia, sembra sistematicamente e metodologicamente ignorata da quelli che in breve tempo diventano i protagonisti della controinformazione esercitando un mirato pruning di voci troppo strane, naive, sui generis, scomode per il neo sistema di nicchia creato (che pur essendo anti-sistema, è esso stesso, in un certo senso, sistema).

Gente che può andar bene in fase embrionale, perché indicanti spunti su temi e punti di vista di cui nessuno parla, e che diventa poi troppo poco spendibile alle masse (se pur di nicchia, ma pur sempre masse) quando la nicchia ha trovato i suoi protagonisti di spicco, il suo vocabolario e ha consolidato le sue credenze.

Quei personaggi scomodi ignorati però si ritrovano spesso nella spiacevole condizione di rivedere i propri spunti, riferiti anni o decenni prima, in bocca a gente che li usa come se avesse scoperto l’acqua calda e che però evita come la peste di citare chi lo ha fatto riflettere su quegli angoli di realtà per la prima volta, cioè il pensatore “naive” con il sito internet con gli articoli senza l’editing o senza le foto dei faccioni sdoganati dal sistema dell’anti-sistema.

Eppure i “professionisti del marketing anti-sistema (cioè chi ha trasformato degli spunti di riflessione in mercato) e della controinformazione” che pur entrando in ritardo su certi temi e sdegnando certi pensatori liberi, pionieri della nicchia, (che cadono in una ulteriore nicchia della nicchia, quando questa si struttura), non capiscono che il protagonismo più nocivo non è quello altrui, ma il proprio.

Per questo Kaan Reed e il literaryport rimangono nell’ombra pur continuando a portare i propri spunti, perché ciò che ha sempre importato a questi è che l’attenzione vada su i dati di verità e non su chi li indica. Qui sul literaryport si fanno certi discorsi per la correttezza intellettuale non per fare protagonismi. La battaglia è più elevata di quella dei protagonismi personali.

Qui di seguito vi propongo una carrellata di alcuni commenti recenti fatti sui social nel dibattito della controinformazione o come mi è sempre di più piaciuto chiamarla ControCultura. In quanto alcuni di questi commenti sono stati direttamente cancellati dai proprietari del canale social su cui era stato aggiunto il commento, altri ancora presenti, ma chissà fino a quanto.

Mi scuso della impostazione un pò sperimentale e forse un pò difficoltosa nella lettura e poco scorrevole, ma certi meandri dell’intelletto richiedono andamento incerto e claudicante, prima di raggiungere un passo sicuri e veloce. Eppure l’atteggiamento sperimentale è quello che permette di raggiungere in tempi utili certe aree della verità che l’orientamento all’ovvio e l’abitudine alla sicurezza intellettuale ignorano.

L’obiettivo di questo articolo è quello di renderlo una “registrazione” di alcuni passaggi dialettici nel dibattito controculturale che si sta sviluppando nell’anzidetta nicchia, e che Kaan Reed sta portando sulla base di spunti di riflessione che ancora la controinformazione fa fatica ad assimilare e che se verranno cancellati anche dai commenti social potrete sempre consultarli qui sul literaryport.

Buona lettura.

  1. C’è chi sa e c’è chi sa raccontare

[5’47] 20 Terawattora, si riferisce alla energia acquistata.

Il Tera Watt è misura di Potenza; per ora, diventa unità di misura di Energia.

Dire “una ventina di questi prodotti qui”, riferendosi ai 20 Terawattora, cioè non capendo che non si sta parlando di “prodotti/beni”, ma di unità di misura di Energia, apre uno spiraglio di consapevolezza su un fenomeno tipico di questa epoca della comunicazione e che io denuncio da qualche anno:

c’è chi sa e c’è chi sa raccontare [1].

E chi sa raccontare, lo sa fare e lo fa, anche se non sa assolutamente di cosa racconta.

Ha una postura “intellettuale sicura” e la credibilità, l’abituazione dei suoi seguaci, tale per cui ogni cosa dica viene ricevuta quasi come una melodia, di cui si perde i contenuti logici.

Perchè ci si è abituati alla sua voce, al suo modo di narrare, alla sua faccia etc.

Solo con queste aperture, rare, nella loro narrazione, e quando si governa il dato di fatto da loro mis-interpretato, si capisce la totale mancanza di “fondamentali” del narratore, del giornalista, che “tutto sa dire, e poco sa verticalizzare”.

Eppure, la credibilità nella nostra epoca della comunicazione la raggiunge chi sa raccontare, non chi sa [1].

Pertanto ci ritroviamo nel paradosso di avere tanti brand, tanti faccioni credibili, la cui credibilità non è basata su le competenze ma sulla narrazione delle competenze.

2. Gli spunti di Kaan Reed che la controinformazione riceve ma che non ha il coraggio di citare

Bravo Toscano,

nei primi minuti del tuo intervento mi sembrava di sentire pari pari “IL METAVERSO, L’INDUSTRIA, E LA MULTIDISCIPLINARIETA’ (ovvero, LE LUCIDE RAGIONI DEL “COMPLOTTO”)” scritto nell’ Ottobre 2021 [2].

Mentre a metà mi sembrava di sentire “LA RETE DEI PIGLIANCULO” scritto nel 2013 [3]

e a min 33′ OSSEQUI ALL’IMMATURITA’ (L’ESPERIMENTO MILGRAM) scritto nel 2017! [4]

Li aveva per caso letti?

Incredibile le convergenze concettuali. Comunque, mi fa piacere che siano arrivati in qualche modo i miei spunti nella narrazione del “contro sistema”.

3. Il movente è la “trasformazione digitale

Non esiste solo il libro Industry 4.0 di Schwab [5] ma anche numerose roadmap dell’EC che già nel 2014 parlavano di come il 70% dei lavori sarebbe stato spazzato via dalla “Digital Transformation” , ovvero dal cambio di paradigma produttivo e di modelli di business impattati da una serie di tecnologie abilitanti.

Ergo, non concentratevi sul discorso politico della trasformazione dittatoriale e limitazione dei diritti sociali, il drive dal mio punto di vista era ed è industriale ed economico come spiego in diversi articoli.

Occorreva spostare grossi capitali da mercati il cui ciclo di vita era arrivato in fase di declino, in nuovi mercati ad alto tasso di digitalizzazione, pertanto era necessario creare le macro condizioni affinché le trasformazioni scritte nel 2014 in quelle Roadmap si sarebbero potute verificare [6].

Infine, anch’io fornisco spunti di riflessione da svariati anni e anch’io ho il rammarico personale di vedere tutta la controinformazione in ritardo rispetto a concetti di cui davo spunto tempo fa.

4. Un conto è il dubbio un conto è la GAD (commento cancellato!)

[31’45’]’ Ma cosa centrano le criptovalute in questo “pippone” sconclusionato? Ma sa la differenza tra blockchain permissionless e blockchain permissioned o fa come si suol dire “di tutta l’erba un fascio”?

[30’39”] Inoltre, il volere negativizzare l’iscrizione al WAF di Frajese mi sembra strumentale: certi enti sono talmente invasivi nel tessuto economico e sociale, che è impossibili non incontrarli professionalmente nella propria carriera da professionista. Altra cosa è spingere per la loro agenda.

La spiegazione del perché Frajese si squalificherebbe, così come tante altre incertezze sollevate, non è in fin dei conti data: le incertezze qui riportate sono spesso allusioni senza spiegazione. In ultima istanza a me pare che questa persona, indubbiamente intelligente, “carina” e con le palle, tuttavia testimoni solo una postura mentale di sospetto che sfocia quasi in una GAD [7] poco costruttiva.

Avere ed esercitare il dubbio è legittimo, e lo dice uno che l’ha scritto in tempi non sospetti (prima che nessuno si appellasse a questo strumento di conoscenza come ora invece è diventato di moda: “Il Monologo dell’Insicurezza” è del 2018 [1]) ma non distruggiamo tutto senza spiegazioni.

Tutto sommato le incertezze indicate qui sono indicate in modo approssimativo: concludendo semplicemente “che ve lo dico a fà…” si lascia intendere tutto e il contrario di tutto. In certi ambienti si parla di FUD [8].

[32’15”] Sul discorso del biohacking siamo daccordo e sono stato il primo in Italia a puntare il dito sul biohacking e portare lo spunto del controllo da remoto attraverso biosensori installati per mezzo della “vaccinazione” ad mRNA, con “Il Teorema del Biohackng e la simulazione pandemica” scritto a giugno 2022 [9].

Come al solito i miei commenti dove si nota che nei miei articoli ho anticipato l’attenzione su argomenti in cui questi della controinformazione sono in ritardo, guarda caso me li cancellano. Bell’esempio di trasparenza.

I cointroinformatori mi cancellano i commenti sui social esattamente come farebbero un qualsiasi giornalista del mainstream!

5. “Quando vedete digitalizzazione dovete leggere controllo di massa” . Non è così.

[22’30”] “Quando vedete digitalizzazione dovete leggere controllo di massa” .

Non è così.

Non confondete la digitalizzazione con il transumanesimo.

Come ho detto più volte, non esistono tecnologie buone e tecnologie cattive, esistono persone ai vertici senza morale, eugenisti, suprematisti, dittatoriali e transumanisti e persone con morale e democratiche. L’effetto cambia se dai in mano tecnologie digitali alla prima categoria o alla seconda.

Digitalizzazione potrebbe significare anche Psicologia Virtuale, ovvero la realtà virtuale a servizio del percorso terapico e dello psicologo clinico. Questo caso di digitalizzazione di un ambito disciplinare è da vedersi virtuoso e a favore del potenziamento di un servizio per il benessere umano.

In altri termini c’è una digitalizzazione “antropocentrica” e una digitalizzazione “teocentrica”, dove per “Teo”, dio, di volta in volta può assumete il significato di profitto, agende di elite transumaniste, cyborgizzazione etc. Ovvero si intenda che il “locus of control” (mi si conceda la contaminazione di un termine usato in discipline psicologiche con altro significato [10]) è posto in tutto ciò che non è il benessere della specie umana.

6. “Lei ha riportato dei dati, io li andrò a vedere, non li ho visti”

[49”] “Lei ha riportato dei dati, io li andrò a vedere, non li ho visti” [1’43”] “Io mi informerò ma lei legga bene i dati” Signora, con questa impreparazione e testimoniata “ignoranza” (nel senso che ignora quei dati che le stanno riferendo) abbiate l’umiltà di tacere dopo che di vostra sponte testimoniate il fatto che non li avevate letti ma che andrete a leggerli: non c’è più nulla da confrontarsi, ascoltate chi li ha letti e prendetene atto e non potete assumere che quello li abbia travisati se non sapete di cosa stia parlando.

Secondo aspetto [3’55] “Stanno bene perché tutti gli altri si sono vaccinati” Anche qui c’è una testimonianza di ignoranza oggettiva. Posso portare queste testimonianze:

[11] “The best vaccination is to get infected yourself” Fauci consultabile qui

[12] “Questo vaccino non funziona (…) Invece di proteggere succede che favorisca altre infezioni (…) La proteina che è stata utilizzata da questi vaccini in realtà è tossica” Montagner consultabile qui

[13] “”il virus continuerà a circolare anche con il vaccino. Non è un vaccino che blocca il virus e la trasmissione. Devono ancora farlo il vaccino spry nasale. E’ questo il punto critico su cui discutere. (…)” ” Prof. Broccolo consultabile qui

[14] al livello del virus, nelle mucose delle persone vaccinate che vengono contagiate da un’infezione di delta (…), E’ ESATTAMENTE LO STESSO LIVELLO DI CARICA VIRALE presente in una persona non vaccinata che è infetta”. consultabile qui I non vaccinati non sono stati salvati dai vaccinati ma dall’immunità naturale che hanno sviluppato avendo preso l’infezione e avendo sviluppato gli anticorpi.

Di dati e testimonianze inoppugnabili che le potrei portare, ce ne sono a centinaia, ma di andarli a cercare sarebbe il suo lavoro da giornalista non il mio.

7. L’opportunità è un’isola che si raggiunge varcando il mare dell’ignoranza (commento cancellato!)

Luca Teodori intervistato da Bruno Vespa a Porta a Porta 2022

Allora Teodori, il mio primo commento era stato “bravo.

Salvo arrivare a minuto 9 in cui la sento ancora una volta dire che le criptovalute servono per controllare le persone e che la digitalizzazione è una traiettoria di disumanizzazione e controllo (sintetizzando).

Ho cercato di spiegare al vostro movimento più e più volte la differenza tra una CBDC (“moneta elettronica” – come la chiama lei – controllata dalle banche centrali) e le criptovalute basate su blockchain permissionless come il Bitcoin o altre. Inoltre a questo riguardo ho fatto un video Youtube [15] e scritto un articolo a riguardo (“L’OPPORTUNITA’ E’ UN’ISOLA CHE SI RAGGIUNGE VARCANDO IL MARE DELL’IGNORANZA [16]).

L’ho scritto un anno fa, cioè in tempi utili per assumere la giusta e lucida prospettiva sull’argomento e vi ho anche indicato più e più volte quanto sia rischioso fare disinformazione basata su considerazioni parziali e antiscientifiche.

Mantenere l’ignoranza su questo aspetto è una scelta di ottusità e di ansia generalizzata che fa più male che bene alle opportunità democratiche.

Uscite dalla postura di ansia generalizzata nei confronti della trasformazione digitale e del progresso tecnologico in genere e cercate di comprendere le differenze. In altri contesti ho già spiegato che un conto è la digitalizzazione un conto è il transumanesimo. Come ho detto più volte, non esistono tecnologie buone e tecnologie cattive, esistono persone ai vertici senza morale, eugenisti, suprematisti, dittatoriali e transumanisti e persone con morale e democratiche.

L’effetto cambia se dai in mano tecnologie digitali alla prima categoria o alla seconda. Per farle capire meglio la differenza le dico che digitalizzazione potrebbe significare anche Psicologia Virtuale [17], ovvero la realtà virtuale a servizio del percorso terapico e dello psicologo clinico.

Questo caso di digitalizzazione di un ambito disciplinare è da vedersi virtuoso e a favore del potenziamento di un servizio per il benessere umano. In altri termini c’è una digitalizzazione antropocentrica e una digitalizzazione teocentrica, dove per “Teo”, dio, si intenda tutto ciò che non è il benessere della specie umana, ma bensì profitto industriale, agende di elite transumaniste, etc.

Pertanto vi chiedo di recepire questa consapevolezza e questi distinguo affinché non perdiate il mio voto e il voto di tutti quelli che sono “antisistema”, ma non “antiprogresso” tecnologico (se moralmente e antropocentricamente intrapreso). Ad maiora. Con stima. Kaan Reed

(Commento cancellato!)

“bravo teodori, anche lei cancella i miei commenti che probabilmente sono scomodi per chi vuole esercitare superiorità morale”

8. Industria 4.0 non è Transumanesimo, il problema è la postura eugenista e suprematista di alcuni appartenenti all’elite

9. Ci si lamenta delle stesse strategie adottate da loro stessi

Riferimenti

[1] Il monologo dell’insicurezza theliteraryport.com/2018/03/09/monologo-dellinsicurezza/

[2] Il Metaverso, l’industria e la multidisciplinarietà (ovvero le lucide ragioni del complotto) theliteraryport.com/2021/10/25/il-metaverso-lindustria-e-la-multidisciplinarieta-ovvero-le-lucide-ragioni-del-complotto/

[3] La rete dei piglianculo theliteraryport.com/2013/05/31/la-rete-dei-piglianculo/

[4] Ossequi all’immaturità (Ovvero l’Esperimento Milgram) theliteraryport.com/2020/03/09/corona-virus-e-esperimento-milgram/

[5] Industrial Revolution , Klaus Schwab weforum.org/about/the-fourth-industrial-revolution-by-klaus-schwab

[6] European Commission radmaps https://ec.europa.eu/info/publications/work-programme-commission-key-documents-2014_en

[7] GAD, Generalized Anxiety Disorder: When Worry Gets Out of Control https://www.nimh.nih.gov/health/publications/generalized-anxiety-disorder-gad

[8] FUD: Fear of Uncertainty and Doubt https://www.howtogeek.com/782938/what-does-fud-mean/

[9] Il teorema del biohacking e della simulazione pandemica https://theliteraryport.com/2022/06/01/il-teorema-del-biohacking-e-della-simulazione-pandemica/

[10] Locus of control https://www.psychologytoday.com/us/basics/locus-control

[11] Old Clip of Dr Fauci: Best Vaccination is to Get Infected Yourself https://www.youtube.com/watch?v=HtHe28fdUpA

[12] Luc Montagnier a Milano https://www.youtube.com/watch?v=7umMmW9bZ-4

[13] Il Prof. Broccolo a Piazza Pulita dice le cose come stanno spiazzando Sileri e Selvaggia https://www.youtube.com/watch?v=Rnu85E59dhQ

[14] Dr. Fauci Explains Updated Mask Guidance For Vaccinated Folks youtube.com/watch?v=TRc9yKSjkP0

[15] L’opportunità è un’isola che si raggiunge varcando il mare dell’ignoranza https://www.youtube.com/watch?v=4aQFrJYDhX4&t=973s

[16] L’opportunità è un’isola che si raggiunge varcando il mare dell’ignoranza https://theliteraryport.com/2021/10/07/lopportunita-e-unisola-che-si-raggiunge-varcando-il-mare-dellignoranza/

[17] What Is Virtual Reality Therapy? The Future of Psychology https://positivepsychology.com/virtual-reality-therapy/

IL TEOREMA DEL BIOHACKING E DELLA SIMULAZIONE PANDEMICA – II EDIZIONE 

Prime conferme scientifiche ai miei ragionamenti logici

Iniziano ad essere divulgate le prime conferme a base sperimentale di quanto ho espresso con un esercizio di ragionamneto critico. Sembra tutto come ipotizzavo io. Questo sta a confermare la necessità di imparare ad usare la logica, non aspettare che si “sdoganino” certe verità se rivelate da personaggi e professori, altrimenti saremo sempre in ritardo rispetto a certa elite che è scientificamente è avanti a noi. Si segua il ragionamento, non il ragionatore.

Dall’osservazione delle prime informazioni su cui i ricercatori stanno convergendo riguardo le reazioni avverse del vaccino (stati febbrili, eruzioni cutanee, dolori generali etc.) e leggendo i sintomi del sedicente vaiolo delle scimmie che stanno riferendo a spron battuto i mainstream, (stati febbrili, eruzioni cutanee, dolori generali etc.) mi sovviene una riflessione.

Considerato che il pensiero logico deduttivo è considerato in alcune teorie dello sviluppo, come un raggiungimento maturo successivo al pensiero iconico simbolico e al pensiero narrativo, proviamo insieme ad esercitarlo, in assenza di un dibattito su questi temi, in quanto trattasi di riflessioni contro intuitive e pionieristiche come spesso facciamo qui sul literaryport.

Qui di seguito il mio TEOREMA DEL BIOHACKING E DELLA SIMULAZIONE PANDEMICA

Hp1: inserimento nel corpo di microricettori nanotecnologici tramite inoculazione

Hp2: i microricettori rispondono ad impulsi elettromagnetici inviati da remoto

Hp3: distribuzione capillare di antenne trasmittenti su tutto il territorio nazionale

Hp4: i microricettori traducono l’informazione ricevuta da remoto in sintomi corporeei

TH1: per Hp1, Hp2, Inviare da remoto qualsiasi informazione a corpi umani adeguatamente preparati è possibile in questa epoca storica (ovvero l’IoB o biohacking è stato reso possibile nella nostra epoca storica);

TH2: per Hp3, Hp4, Inviare un pacchetto informativo che si traduca in sintomi corporeei simulanti una vasta gamma di malattie è possibile in questa epoca storica.

Ovviamente questi sono sillogismi che una mente aperta, creativa e logica può impegnarsi a fare per provare a comprendere un cambiamento in atto ancora non reso pubblico e disseminato alla maggioranza (da chi sa).

Non è un esercizio di pensiero sterile, pensare che un qualche gruppo elitario, forse oltre a fare orge e bere “adenocromo” in certe loro isole di proprietà di certi agenti del Mossad, bazzicate da certi potenti del mondo potessero anche fare convergere sforzi economici per fare ricerche che ufficalmente non potevano fare.

(Mi dispiace cari, ma io mi rifiuto di pensare che persone tra le più erudite, preparate, intelligenti e potenti al mondo – d’accordo senza morale, ma tant’è – sfruttino i sotterranei di certe isole solo per fare orge, fare traffico di minori e fare uso di stupefacenti; e non abbiano colto l’occasione di essere lontani dalle leggi locali di qualsiasi paese civile, per non procedere con ricerche d’avanguardia che non avrebbero mai potuto fare altrove e che non risultassero in scoperte utili ad agguantare vantaggi competitivi nei confronti degli avversari politici, militari e industriali).

“A combination of drugs and computer games” Yuval Noah Harari

Rif.

His Majest the Baby, theliteraryport https://theliteraryport.com/2022/05/10/tutti-ai-piedi-di-his-majesty-the-baby/